Una turbina eolica – in grado di soddisfare quasi integralmente il fabbisogno energetico di una famiglia – progettata da una giovane start up lucana grazie a un accordo messo in campo dall’Università degli studi della Basilicata in collaborazione con la Sel (Società Energetica Lucana): l’impianto, ideato per l’installazione sui tetti nel rispetto dei vincoli edilizi, è in grado di generare circa duemila kilowattora di energia l’anno, per usi domestici o industriali. La Scuola di Ingegneria dell’Unibas ha quindi favorito la collaborazione tra la piccola imprenditoria e la “in-house” regionale dell’energia elettrica, promuovendo così nel capoluogo lucano, nel campus di Macchia Romana, la sperimentazione di quella che potrebbe essere considerata “una ‘rivoluzionaria’ struttura” per la vita quotidiana. La turbina M-TAV è installata nei pressi delle serre botaniche del campus universitario, posizionata su un palo portante di circa 4 metri d’altezza. La pala, totalmente riciclabile a fine vita, è alta un metro e mezzo, per essere installata in edilizia libera sui tetti delle abitazioni: ha una potenza di picco di 3 kW ed è progettata per garantire una produzione minima di 2000 kWh annui. Prosegue così una “green way” che l’Università della Basilicata ha iniziato da tempo: l’Ateneo, con il suo impianto fotovoltaico di circa 800 kW, è “un esempio – ha spiegato il Direttore della Scuola di Ingegneria, il prof. Carmine Serio – nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e promuove iniziative innovative per l’accelerazione del processo di decarbonizzazione”. Accanto alla Scuola di Ingegneria, la start up lucana “Inelectric” di Francesco Iantorno, e la Sel conducono quindi una sperimentazione sulla capacità produttiva di un prototipo di turbina eolica verticale: il progetto unisce le competenze tecniche dell’azienda, le conoscenze scientifiche dell’Università e l’esperienza in ambito energetico della Sel. “Questa partnership – ha aggiunto Serio – mira a verificare sperimentalmente la soluzione brevettata per caratterizzare la potenza elettrica prodotta dalla pala in base alle condizioni di ventosità del sito d’installazione, offrendo un terreno fertile per lo sviluppo di progetti di ricerca e tesi universitarie sulle fonti rinnovabili. L’Ateneo lucano si caratterizza quindi per lo sviluppo socioeconomico del territorio e il supporto all’imprenditoria locale, anche nei suoi aspetti più innovativi legati alla transizione energetica. Un accordo che traccia anche un approccio innovativo e collaborativo con le realtà aziendali del territorio, e offre opportunità concrete d’inserimento nel mondo del lavoro per i giovani laureati”. Per Iantorno “Inelectric, start up lucana specializzata in meccatronica e soluzioni per la produzione ecosostenibile dell’energia, è “l’artefice di questa innovazione”, con la turbina eolica M-Tav che si adatta sia all’uso privato che per le fabbriche”. Il campus di Macchia Romana si pone così all’avanguardia nella ricerca e nell’implementazione di soluzioni energetiche sostenibili, contribuendo attivamente alla promozione di un futuro più verde e resiliente. Grazie alla Sel invece si avrà modo di certificare la valenza dell’invenzione, con particolare attenzione alle possibili applicazioni a vantaggio delle pubbliche amministrazioni regionali.
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