“L’annuncio del responsabile del “brand Jeep”, Mike Manley, che a breve sarà avviato lo sviluppo di un nuovo sport utility più compatto di Renegade, da commercializzare nei mercati di tutto il Mondo, rafforza la nostra proposta che lo stabilimento di Melfi della Fca diventi a marchio Jeep”. E’ il commento dei segretari regionali della Uil Carmine Vaccaro e della Uilm Marco Lomio. In Nord America, come riconosce lo stesso ceo del marchio, la Renegade sta stupendo con risultati di vendita eccellenti e il nuovo modello che Jeep potrebbe presentare nei prossimi anni ricoprirà un ruolo vitale nell’espansione del brand in un Europa, dove l’obiettivo delle 200 mila unità vendute all’anno appare sempre più vicino, ed in Asia dove l’espansione di Jeep è appena iniziata con la produzione in Cina della Cherokee e della stessa Renegade.
Per questo l’unanime riconoscimento delle potenzialità della Basilicata rimane uno sterile atto di autocelebrazione se non siamo pronti a scendere in campo e a giocare in attacco, se non abbiamo intenzione di sporcarci le mani in prima persona, se l’impegno che siamo disposti a spendere è solo politico e di facciata. La Uil e la Uilm, pertanto, rinnovano la sollecitazione al Governatore Pittella perché – spiegano Vaccaro e Lomio – la Regione faccia fino in fondo la sua parte per non perdere questa forte opportunità che garantirebbe un futuro più solido allo stabilimento e ai lavoratori di Melfi. Si pensi alle grandi prospettive di nuova occupazione che un progetto di questo tipo può innescare e che richiede una forte strategia ed una solida regia. La Regione e la politica regionale possono fare molto per favorire programmi industriali ed investimenti a Melfi che, come testimonia l’ottima perfomance di vendite di Jeep Renegade e Fiat 500X, dispone di un polo industriale per auto ad alta produttività e ad alto valore aggiunto, grazie alle professionalità maturate negli anni, elementi strategici che compensano le storiche debolezze dell’industria italiana e aprono opportunità sul fronte del lavoro”. L’arricchimento della gamma di jeep della Fca nel corso dei prossimi anni rappresenta dunque l’occasione per raggiungere più obiettivi sul fronte occupazionale che vanno dalla stabilizzazione all’incremento dell’attuale forza lavoro sia pure accresciuta Non sfugga che secondo autorevoli osservatori a Melfi va formandosi una esperienza di lavoro di alto profilo destinata, se ben gestita, ad arricchire molto il territorio non solo in termini di Pil ma di capitale umano. Melfi, a suo modo, sembra essere la migliore risposta del “made in Italy” in quanto lo stabilimento lucano ha ormai raggiunto, standard qualitativi e quantitativi per diventare uno stabilimento a marchio JEEP a tutti gli effetti”.
Views: 28