POLICORO, SCANZANO E MONTALBANO. FUSIONI, UNIONI, CONVENZIONI TRA COMUNI, SI O NO?

Condividi subito la notizia

Ascoltati ex amministratori del Metapontino favorevoli alla fusione tra comuni. Nel 2014 è nato un Comitato “Fusione tra Comuni”, tra i promotori Leonardo Giordano “Favorevole, da sempre, alla fusione tra comuni, tanto da inserirlo anche nel programma elettorale di Insieme per Montalbano, non solo, i territori dei tre comuni si integrano alla perfezione e presentano potenzialità di sviluppo non indifferenti. Nella realtà dei fatti, l’integrazione già esiste, basti pensare al comparto agricolo”, della stessa opinione Nicola Lopatriello “Basti pensare alla fusione tra comuni come Corigliano e Rossano, alle risorse statali che potrebbero arrivare, maggior peso politico. Non esistono rivalità, scontri, tra comunità, anzi, forse qualcuno teme i confronti costruttivi quando usa “l’arma della divisone” a livello populistico, esiste solo la crescita del Metapontino”. Mario Altieri, raggiunto al telefono, ha dichiarato” Io sono per la fusione Policoro-Scanzano-Montalbano per ricostituire il territorio prima delle Autonomie del ’59 e del ’74. Sarebbe la terza Città della Regione, dopo Potenza e Matera. Il nome da dare è Heraclea (rigorosamente con H)”. Antonio Di Sanza “Abbiamo proposto, ormai7 anni fa il progetto di fusione (e non Unione) tra il comune di Policoro e Scanzano. La discussione di quegli anni era la spending review, la razionalizzazione della spesa pubblica. Ci interessava cogliere i vantaggi economici previsti, le opportunità di sviluppo conseguenti e la matrice identitaria delle due comunità. Il tema è ancora oggi attuale? Credo di sì. Ai cittadini, oggi come allora , stabilire i pro e i contro sulla fusione ed agli amministratori la capacità di mettere a tema un argomento di questo tipo, senza timori ma con spirito aperto.”

Per Antonio Gallitelli “Tre comuni insieme per contare di più in una regione in cui da soli non contiamo nulla”. Potrebbe nascere una nuova Provincia in Basilicata, è quanto dichiarato da Raffaello Ripoli “Policoro ha quasi esaurito, a livello urbanistico, il proprio territorio, per tale ragione gli uffici sarebbero sarebbero ubicati nel territorio di Scanzano, senza il minimo sforzo! E sarebbero uffici e servizi dati ad una città di ben 36.000 abitanti (Scanzano, Policoro e Montalbano) che di lì a poco potrebbe aspirare a diventare la terza provincia di Basilicata! Ci sono rapporti quotidiani di scanzanesi che investono a Policoro e viceversa”. Secondo il Sindaco Mascia “Nelle città metropolitane, come Roma, esistono numerosi Municipi, si potrebbe ipotizzare la stessa cosa da noi. La prima cosa da fare? Realizzare le complanari della S.S. 106 Jonica”. Franco Labriola rilancia con la costituzione dell’ITI Costa Jonica Lucana.

In Italia ben 137 comuni, dal 2009 ad oggi, hanno inteso “fondersi”, alcuni per “incorporazione”. Nonostante la pandemia, nel 2020 si sono concluse 6 pratiche di fusione che hanno riguardato comuni ricadenti in Lombardia, Marche e Trentino – Alto Adige. Le fusioni tra comuni tra comuni confinanti si attuano tramite “Referendum”, oppure, approvazione del Consiglio Regionale, come nel caso di Casali del Manco (CS), Valsamoggia (BO), Valchiusa (TO), Varallo (VC), Abetone Cutigliano (PT), per citarne alcuni. Le normative vigenti in tema di fusioni: articoli 15 e 16 del D.Lgs. n.267/2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali – Legge n.56/2014 di riforma degli enti locali, commi da 116 a 134 dell’art.1. Sul sito della Camera dei Deputati è riportato un documento, aggiornato al 05/01/2022, in merito la “Gestione associata delle funzioni comunali, unioni e fusioni di comuni” [ … Gli interventi in materia di unioni e fusioni di comuni La gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali è finalizzata a superare le difficoltà legate alla frammentazione dei piccoli comuni per la razionalizzazione della spesa e per il conseguimento di una maggiore efficienza dei servizi…] ancora [ … Le regioni hanno il compito di individuare i livelli territoriali ottimali di esercizio associato di funzioni comunali, di promuovere e favorire l’associazionismo. Disposizioni incentivanti sono previste anche da parte dello Stato nella forma di contributi e di agevolazioni in materia di rispetto del patto di stabilità interno. Gli incentivi sono destinati sia ai comuni che stipulano convenzioni o che formano unioni di comuni, sia a quelli che danno vita a fusioni di comuni …] Infine [ … Si rammenta che al fine di favorire la fusione dei comuni, l’articolo 15, comma 3 del D.Lgs. n. 267/2000 (Testo Unico enti locali) prevede che lo Stato eroghi appositi contributi straordinari per i dieci anni decorrenti dalla fusione stessa, commisurati ad una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono …]

Quali sarebbero i vantaggi di una fusione tra comuni? Riportiamo un articolo pubblicato da 106 Express nel 2018 “Tra i motivi principali si evidenziano quelli legati alla crisi economica che, da tempo, attanaglia il nostro “Bel paese “. A tal proposito, tra i benefici generati dalla fusione di due o più comuni emerge la possibilità di mettere in sinergia le risorse umane, finanziarie e strumentali, tale sinergia potrebbe garantire un’offerta di servizi ai cittadini in maniera continuativa nel caso di assenza o mobilità del personale degli enti. Si prospetta anche l’ipotesi di aumentare le risorse da dedicare ai cittadini ed alle imprese attraverso la partecipazione a bandi non solo Nazionali. Gli sportelli degli enti potrebbero garantire un’apertura, in termini di ore, maggiore. Per i comuni che decidono di “unirsi in matrimonio” il patto di stabilità viene meno con un esenzione temporanea, invece, c’è la possibilità di accedere ad incentivi statali e regionali tesi alla programmazione di nuove opere pubbliche oltre che alla manutenzione di strutture già esistenti. I vantaggi aumentano per ciò che concerne il trasporto pubblico intercomunale, lo sviluppo di un piano di marketing territoriale, non in ultimo, il peso “istituzionale – politico” che il nuovo comune potrebbe avere all’interno del contesto regionale di appartenenza.”

Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto – John Donne.

di Mary Padula

foto di Alessia Pica

Hits: 4

Condividi subito la notizia