I Consiglieri comunali Cinzia Scarciolla, Milena Tosti, Imma Milia Parisi, Pasquale Doria, Liborio Nicoletti denunciano il comportamento assunto da un esponente politico nell’aver espresso condivisione di contenuti social intrisi di misoginia e sessismo.
Di seguito la nota integrale.
La violenza contro le donne passa anche dai social media, e il fenomeno non risparmia la nostra città.
Gli abusi verbali, la diffusione di immagini e video offensivi, gli insulti, la denigrazione, sono solo alcuni dei modi in cui si manifesta la violenza di genere.
Le istituzioni dovrebbero condannare questi messaggi, non condividerne il contenuto come ha fatto sui social il Consigliere del movimento cinque stelle Nicola Stifano, nonché Presidente della Commissione cultura e pari opportunità del Comune di Matera, già capitale della Cultura.
Nel video condiviso le donne, in quanto madri e in quanto donne, sono colpevolizzate nelle loro funzioni private e sociali, a differenza del genere maschile che non viene per niente coinvolto in alcuna responsabilità, a dimostrazione che trattasi di un episodio di violenza di genere.
Stifano, nel post con cui ha condiviso il video (da tener presente che il video era una diretta che il consigliere Stifano ha salvato e condiviso) afferma “A quest’uomo gli darei il Nobel…
Forse con un linguaggio colorito e forte ma incisivo e vero! Come dargli torto!”. Nonostante i contenuti misogini e sessisti, il video viene quindi esaltato e diffuso come un esempio positivo cui attribuire un premio riservato alle menti più brillanti!
Non si tratta di un caso isolato visto che il consigliere e presidente della commissione cultura e pari opportunità del Comune di Matera Stifano, si era già reso protagonista di gravi affermazioni negazioniste della violenza contro le donne assimilando tale fenomeno alla violenza in generale senza alcuna specificità di genere.
Vogliamo respingere con assoluta fermezza la misoginia, la violenza verbale, la denigrazione, la colpevolizzazione veicolata da questo video e sostenuta da un esponente politico, da una carica istituzionale.
Chiediamo le dimissioni da Presidente della Commissione cultura e pari opportunità, in quanto, il fatto increscioso da una parte tradisce la condivisione di convinzioni stereotipate ormai inaccettabili, dall’altra l’incapacità di comprendere il fenomeno della violenza di genere, le sue manifestazioni più o meno subdole, i suoi effetti nella vita delle donne. Una combinazione di fattori che determina l’incompatibilità del suo nome con la carica istituzionale che attualmente ricopre.
Chiediamo all’assessore alla cultura e pari opportunità, Tiziana D’Oppido, di intervenire sull’accaduto con un’azione che possa chiarire la sua posizione in merito a questa vicenda.
Chiediamo, inoltre, alle istituzioni competenti di far sentire la propria voce, prendendo le distanze dall’accaduto, poiché l’accettazione passiva di tali episodi costituisce il presupposto della violenza di genere, nelle forme della violenza psicologica e della violenza fisica.
Le consigliere Comunali,
Cinzia Scarciolla, Milena Tosti, Immacolata Milia Parisi e
I consiglieri comunali
Pasquale Doria, Liborio Nicoletti
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