Spighe verdi, Galella: ‘l’agricoltura lucana modello in Italia per difesa del paesaggio e biodiversità’

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“La Basilicata, con Nova Siri, è per la prima volta sul podio di ‘Spighe verdi’, il programma della più grande organizzazione mondiale per la diffusione di buone pratiche ambientali, un risultato che ci riempie di orgoglio perché riconosce alla nostra agricoltura, il ruolo strategico che merita nella difesa del paesaggio, della biodiversità e produzione di alimenti di qualità”.

Così l’assessore alle politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata, Alessandro Galella a margine del risultato raggiunto dal Comune del Metapontino tra soli settantadue in Italia.

“L’ingresso senza precedenti della nostra regione in questa classifica nazionale, rappresenta una vetrina per tutto il brand Basilicata, con protagonismo della nostra agricoltura dalle produzioni genuine e di qualità, come elemento di traino e di forza propulsiva per lo sviluppo dei nostri territori e del loro patrimonio culturale ed artistico.

Proprio in questo senso – continua Galella – si inseriscono la creazione di nuovi itinerari volti a un turismo sostenibile, fatto di piccoli borghi, in cui la nostra Basilicata può davvero fare la differenza nello scenario nazionale per le sue peculiarità. Il miglioramento della qualità della vita delle zone rurali per combattere lo spopolamento insieme all’attivazione di nuovi strumenti di vantaggio per le aree rurali, soprattutto per le più interne, per proteggerle dai fenomeni che mettono a rischio l’ecosistema e le risorse naturali. Un mix di ingredienti per assicurare ai cittadini, agli operatori economici un contesto in cui operare nelle migliori condizioni possibili. In questo senso la nuova programmazione attraverso il CSR Basilicata per il prossimo quinquennio, che stiamo presentando nelle diverse aree della Basilicata, attiva nuovi modelli di cooperazione per lo sviluppo locale, in virtù delle nuove sfide che ci attendono come per la transizione ecologica, ricerca e innovazione. La partecipazione e l’ascolto dei territori, rompere antichi schemi di conflittualità, per una visione di una Basilicata rurale moderna e smart, protagonista nel panorama italiano di queste sfide importanti”.

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