Un “cantiere di idee e progetti socialisti e riformisti” è stato presentato ai giornalisti oggi in un incontro a Potenza al quale hanno partecipato per l’Associazione politico culturale “Socialisti e Riformisti Lucani” Franco Adamo, Donato Cutro, Umberto Vita e per l’Associazione Socialdem l’on. Marco Di Lello.
Adamo ha spiegato le motivazioni dell’adesione all’Associazione Socialdem come “punto di riferimento nazionale”, pur conservando gelosamente – ha detto – l’autonomia che ci deriva da una storia, un’esperienza che sui territori sono diversi. L’obiettivo centrale è quello di mettere insieme socialisti e riformisti che sono presenti negli enti locali – solo in Basilicata una trentina di consiglieri comunali e tre sindaci – per rilanciare il nostro contributo nel governo di Comuni e Regione. In verità – ha aggiunto Adamo – siamo delusi perché il nostro contributo iniziato con il voto e il sostegno alle Primarie per il candidato Presidente e alle elezioni regionali a sostegno non di un partito o di un esponente de Pd ma del cambiamento, è rimasto compresso e per alcuni aspetti inascoltato. Siamo in una situazione politica stranissima con chi nella maggioranza fa opposizione con una sorta di marcamento ad uomo che sta producendo, purtroppo, immobilismo e difficoltà di dare continuità al cambiamento o rivoluzione democratica annunciati. L’Associazione Socialisti e Riformisti Lucani chiede pertanto un chiarimento al Governatore perché se il nostro contributo non è ritenuto utile dobbiamo trarne le conseguenze politiche. Certamente la bagarre e il gioco al massacro non ci interessano.
Nel riferire che l’Associazione Socialdem ha solo un anno di vita, l’on. Di Lello ha sottolineato che la contaminazione politica del riformismo socialista sta producendo i primi effetti nel Governo Renzi e nel centrosinistra nazionali. Tre esempi virtuosi su tutti: la scuola pubblica con maggiori investimenti sul personale precario e asili nido per colmare il gap nord-sud; il riconoscimento del diritto di cittadinanza per quanti sono nati nel nostro Paese da genitori extracomunitari; una maggiore attenzione per il Mezzogiorno che è attesa da provvedimenti che diano concretezza agli obiettivi del Patto per il Sud. Il percorso che seguiremo insieme all’Associazione lucana – ha continuato – darà più peso alle istanze locali e ai territori. In Basilicata – ha detto ancora – sono tanti e divisi i socialisti che vogliamo mettere insieme per una battaglia comune. “Dopo aver impiegato lunghi anni nel mantenimento in attività di un piccolo partito intitolato al socialismo, con sforzi e fatiche che crediamo comunque non inutili e non immeritevoli, affermiamo – ha spiegato l’on. Di Lello – che non è assolutamente possibile essere soddisfatti della riduzione del socialismo italiano a una testimonianza nobile ma settaria, tanto meno a una piccola comunità di reduci. Ricordiamo che il movimento socialista si è definito sempre di più, lungo la sua storia, come movimento riformista, non soltanto perché pacifico e legalitario, ma anche perché intrinsecamente laico e quindi aperto ed empirico nelle soluzioni pratiche. Per questo, il riformismo socialista non può identificarsi in piccoli gruppi orgogliosi fino all’illusione, ma ha bisogno di essere radicato in ampie organizzazioni sociali e sindacali, ed esprimersi in grandi partiti. Il fine – dice ancora Di Lello – non è la semplice partecipazione al gioco della politica: il fine è la persona umana, la sua dignità, i suoi diritti e le sue libertà, di contro ai fini di profitto e di potere che richiedono il sacrificio di diritti e libertà”.
Donato Cutro ha infine annunciato alcune iniziative sui temi prioritari in questa fase politica regionale quali il riordino del sistema sanitario, il contrasto alla povertà e al disagio sociale, l’occupazione, l’accoglienza dei profughi. Sulla sanità – ha detto – siamo soddisfatti per l’accoglimento delle nostre proposte dopo la manifestazione sulle disabilità per ottenere maggiori fondi. Non nascondiamo il disagio che è sin troppo evidente come al Comune di Potenza perché il mescolamento delle carte produce solo confusione e sapendo che il passato non ritorna lavoriamo perchè il futuro sia migliore.
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