SINDACO DI VIETRI DI POTENZA SU FALSE NOTIZIE SU UNA CAVA RESE NOTE DA UNA PRESUNTA ASSOCIAZIONE DEL TERRITORIO

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“Le notizie apparse in data odierna su alcune testate locali sono false,
tendenziose e diffamanti. Le presunte irregolarità segnalate da una
persona che si presenta quale presidente di una associazione che, nella
realtà, non esiste, sono infondate; per questo stiamo valutando di
querelare gli autori”.

Così il Sindaco di Vietri di Potenza, Christian Giordano, risponde agli
attacchi relativi a presunte irregolarità nell’ampliamento della Cava
Mancadiana.

“Non è giustificabile questo tentativo di provare ad infangare il lavoro
virtuoso di un’amministrazione da parte di qualcuno che, non avendo
argomenti, giunge addirittura ad inventarsi delle questioni che non
esistono – prosegue Giordano –  L’unica cosa vera che oggi possiamo dire
sulla gestione delle cave a Vietri è che, finalmente, dopo oltre 40
anni, la comunità vietrese sta ottenendo un ristoro concreto grazie a
nuove politiche virtuose del Comune.

Grazie alle nuove condizioni proposte dall’Amministrazione Comunale e
alla vendita dei materiali già depositati nella cava comunale Pedali
siamo riusciti addirittura a garantire l’esenzione della TARI per tutte
le utenze vietresi (domestiche e non domestiche).
Siamo riusciti ad ottenere, anche da una cava privata, quale
compensazione, la realizzazione di un’opera pubblica importante che
inaugureremo a breve (passeggiata panoramica e percorso fitness del
Tracciolino).

Contestualmente ricordo a tutti che in questi   anni finalmente si sono
accertate delle gravi irregolarità nella gestione della cava pubblica
Pedali: grazie a un faticoso lavoro questa Amministrazione ha avuto il
coraggio di intervenire estromettendo il vecchio gestore e chiedendo
allo stesso gli oltre 2 milioni di euro che avrebbe dovuto versare
all’ente. Si trattava di un vecchio problema che tutti conoscevano, ma
sul quale nessuno era mai intervenuto prima! Anzi, “stranamente”, oggi
li vediamo “tutti insieme appassionatamente” addirittura ad inventarsi
delle criticità che non esistono.

In passato, la comunità di Vietri, oltre alle ferite nelle montagne, non
era mai riuscita ad ottenere nulla di concreto dalle cave. Oggi i
benefici scaturenti dalla gestione dei beni pubblici vengono finalmente
messi a disposizione della comunità.

È evidente che il motivo che spinge questi soggetti divenuti invisibili
ad inventarsi addirittura delle infamie nei nostri confronti è
rappresentato proprio dal fatto che oggi si lavora per creare benefici
per i cittadini; in precedenza i benefici erano riservati “a pochi”. Noi
continueremo a lavorare in questo senso guardando già al futuro che non
può prescindere dal recupero ambientale e/o dalla riconversione di tali
siti.
Siamo noi invece a chiederci come mai sulla evidente irregolarità di
alcune cave, in passato, alcuni noti soggetti hanno preferito non
intervenire? Quante risorse avrebbe potuto recuperare il Comune di
Vietri di Potenza? A chi sono andate quelle risorse?
Questi sono i quesiti che interessano davvero alla nostra comunità.
Qualcuno dovrebbe spiegare alla comunità come mai abita in una casa che
non è sua, senza averne titolo. Così come dovrebbe spiegare alla
comunità da cosa derivano i seri danni economici che ha creato al comune
di Vietri di Potenza (l’ultimo di oltre 100.000 euro che il comune è
stato costretto a riconoscere ad un privato qualche settimana fa).
Cogliamo l’occasione per chiarire che non abbiamo impedito a nessuno di
esprimersi liberamente ma semplicemente gli uffici hanno dapprima
segnalato che non era possibile autorizzare un evento all’aperto nel
mentre se ne svolgevano altri (addirittura nei medesimi luoghi) e, in
secondo luogo, hanno rilevato che l’associazione richiedente
semplicemente non rispondeva ai requisiti dettati dal Codice del Terzo
Settore per potersi definire tale. Insomma, non si può essere presidente
di qualcosa che non esiste.
Non accettiamo lezioni da persone che hanno amministrato questo comune e
non hanno fatto altro che creare danni alla comunità – conclude –
D’altronde la comunità li conosce bene e l’ultima volta non gli ha
permesso nemmeno di comporre una lista! A queste persone mi sento di
dire: avete mai pensato di lavorare?”

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