Nel concreto l’amministrazione, tramite il comando della Polizia Locale, ha cercato di risolvere temporaneamente, e per il periodo estivo, il problema del rischio incendi ricercando e affidando tramite un “capitolato speciale d’appalto” la vigilanza del luogo ad un’azienda privata del settore, destinando la cifra di 39000,00 €, che prevede la vigilanza dalle 8 alle 21, 7 giorni su 7, e una videosorveglianza in remoto H24, con l’utilizzo di almeno 3 videocamere panoramiche a 360°, che in ambito specifico, tutto fanno, tranne individuare precocemente un principio di incendio.
Comprendiamo benissimo che la situazione era da prendere subito di petto, vista l’assenza totale di un progetto e un’idea simile da parte dell’ex amministrazione, che ha trascurato del tutto la cosa nei precedenti 10 anni e, nel frattempo il nostro Bosco, purtroppo ha subito ben tre incendi, nel 2012, 2017 e 2021, dimezzandolo. Tuttavia, la soluzione proposta e’ pur sempre una soluzione temporanea.
E’ necessario sin da ora pensare ad un un progetto di vigilanza e di controllo anti-incendio permanente, affinché tutta il Bosco Difesa Grande sia sempre protetto in qualsiasi condizione e stagione.
Per questo nel programma di Cittadini Gravinesi abbiamo inserito un punto specifico sull’argomento, denominato proprio “Bosco Protected”, che a differenza della soluzione provvisoria appena adottata, è un vero e proprio sistema di vigilanza digitale già operativo in altre zone d’Italia, brevettato da un’azienda privata che utilizza una piattaforma di livello avanzato con un alto tasso d’integrazione di diversi dispositivi. Infatti, grazie ad un brandeggio PTZ, la piattaforma manovra un sistema optronico composto da termocamera e telecamera CCTV affiancate, che riprendono la stessa scena effettuando una ronda nell’ambiente da presidiare, azzerando praticamente i tempi di avviso e soprattutto di localizzazione del principio di incendio. Tutto questo verrebbe gestito da una zona di controllo autonoma, o manovrabile da operatore, che nel caso specifico avviserebbe chiunque sia in grado di intervenire in modo tempestivo. Il budget appena utilizzato per questa soluzione provvisoria sarebbe stato un buon punto di partenza per un impianto permanente di questo tipo, di buon livello e di proprietà comunale.
Per completare il tutto in modo definitivo, vogliamo anche suggerire, e possibilmente far realizzare, ciò che è stato fatto alcuni giorni fa nel comune di Montalbano di Fasano, dove è stata inaugurata una postazione permanente della Protezione Civile, che resterà attiva dal mese di Giugno, fino a Settembre. La postazione sarà dotata di diversi mezzi antincendio e avrà funzioni di servizio vedetta e primo intervento. Suggeriamo questo perché come la Selva di Fasano e l’Oasi protetta di Torre Guaceto sono zone ad alto rischio d’incendio, anche il nostro Bosco Difesa Grande non è da meno, e per questo riteniamo opportuno che si possa procedere con richiesta indirizzata alla Regione Puglia per l’installazione di una postazione permanente simile a quella di Montalbano, corredata anche dal recupero degli invasi presenti, oggi abbandonati e ricoperti da erbacce e sterpaglie, provvedendo ad una pulizia adeguata del sottobosco, se fosse possibile con l’introduzione anche delle podoliche, incrementando le fasce antincendio e procedendo alla realizzazione di un impianto idrico per portare acqua nei pressi dell’area verde anche utilizzando i biolaghi di via Le Frondi collaborando con i consorzi di bonifica. Tutto questo rappresenterebbe sicuramente un insieme di ulteriori mezzi a disposizione per contrastare possibili situazioni di rischio.
Augurandoci che i nostri suggerimenti vengano presi in considerazione, siamo sempre pronti a sostenere e collaborare a proposte concrete e soluzioni fattibili per la nostra collettività.
Cosimo Sinisi
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