Dopo la serata dedicata alla cartella “Tesi di laurea”, con l’interessante e qualitativo tema “Il paesaggio nelle Fiabe”, presentato da Valeria Padalino, con letture di Angela De Bellis, I Venerdì Culturali di Presenza Lucana, presentano una nuova cartella dal titolo “Società multietnica”.
Il tema di Venerdì 14 Ottobre, che si svolgerà presso la sede di Via Veneto 106/A Taranto, alle ore 18.00, con libero ingresso, ha come testata : Africa e cultura”.
Prenderanno parte all’incontro, Il senegalese Ndoffene Diouf con una relazione globale sulla storia di popolazioni africane e di poeti che hanno celebrato la bellezza della loro terra.
Sarà aiutato in questo dalle fini dicitrici Imma Naio e Angela De Bellis.
Il compito di immedesimarsi nei canti, con un racconto di storie che hanno l’Africa e i suoi abitanti al centro, è affidato a Serigne e ai rap, cultura questa nata nella comunità afroamericana di New York e reintrodotta poi in Africa. La tradizione cui il rap si richiama, è costituita dai “griot”, veri cantastorie popolari. Il rap consiste essenzialmente nel “parlare” seguendo, sempre, un certo ritmo.
La nuova generazione dei rapper “canta” o racconta, giocando sulle parole, la rabbia, la voglia di riscatto, la violenza e altre storie alienanti.
Un’Associazione Culturale deve sempre essere pronta, con una progettazione avanzata, a individuare quei punti di riferimento utili, nella società, per far incontrare culture di tutto il mondo e creare quei presupposti rilevanti e sociali per una conoscenza più immediata. Il progetto multietnico, inserito nei “Venerdì Culturali di Presenza Lucana”, prevede uno scambio di conoscenze, su più campi, per una crescita importante in seno all’organizzazione che, in questo nuovo millennio, si sta formando. “Africa e cultura” è il titolo assegnato a questo primo appuntamento. In molti di noi esiste la convinzione che la globalizzazione è possibile solo se gli amici che transitano e/o lavorano in Italia o altrove portano le loro competenze culturali, importanti per una conoscenza e un’integrazione più immediata. La cultura che per prima conosceremo, nella relazione di Ndoffene, è quella dei “Griot”, narratori, cantanti di lodi, poeti ed anche musicisti; in questo sono simili ai bardi (antico ordine di poeti e cantori che fiorì presso i popoli celti). Quest’appuntamento fa seguito a un altro che è stato proposto, un anno fa, per la cartella “Società Multietnica” e che ha avuto come relatori: Don Francesco Mitidieri e Oronzo Corigliano, quest’ultimo per la sua conoscenza di popoli africani, avendo vissuto, per anni, nel grande continente.
Si raccomanda la puntualità – Inizio ore 18.00 –
Michele Santoro
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