Polizia di Stato e Comune e di Matera insieme per prevenire lo stalking e le violenze. Sindaco e Questore sottoscrivono il PROTOCOLLO ZEUS, un’intesa incentrata sul percorso di recupero degli autori delle condotte violente.

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Questa mattina, il Questore Emma Ivagnes ha sottoscritto con il Sindaco Domenico Bennardi il “Protocollo Zeus”, un’intesa in materia di atti persecutori e maltrattamenti, finalizzata a intercettare le condotte a rischio.

L’obiettivo è quello di prevenire la violenza, mediante l’avvio di programmi di recupero sociale, rivolti agli stessi autori di comportamenti violenti.

Le azioni previste dal protocollo nascono dall’istituto dell’ammonimento del Questore, previsto dalla legge rispetto alla violenza domestica e allo stalking: l’ammonimento è uno strumento importante che rappresenta un primo “avvertimento” rivolto ai soggetti maltrattanti e che evidenzia il disvalore sociale e penale della loro condotta. L’ammonimento del Questore punta, infatti, a bloccare le recidive degli episodi di violenza di genere, prima che questi sfocino nella commissione di reati, intervenendo direttamente sul maltrattante, attraverso il suo inserimento in percorsi di recupero, rieducazione e, quindi, di riabilitazione. Un ruolo fondamentale verrà svolto, in questo senso, dai Servizi Sociali del Comune di Matera.

Al momento dell’esecuzione del provvedimento di ammonimento, sia per violenza domestica che per atti persecutori, l’autore delle condotte viene informato della possibilità di seguire un percorso – gratuito – di riflessione e di presa di coscienza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute.

Il trattamento proposto è volto al miglioramento della gestione delle emozioni, nella convinzione che intervenire all’inizio della spirale della violenza è determinante per prevenire la degenerazione dei primi atti, affinché colui che li ha commessi possa “fermarsi prima”.

Il percorso mira, dunque, a un cambiamento profondo dei soggetti maltrattanti, allo scopo finale di ottenere un calo significativo delle recidive e, allo stesso tempo, una possibilità di recupero del maltrattante.

Il Questore Ivagnes ha affermato di “confidare negli effetti positivi del protocollo, considerato che, tra le questure che hanno avviato il protocollo già da qualche tempo, è stata effettuata una verifica dei risultati ottenuti, che ne conferma la validità in termini di abbassamento della recidiva, a dimostrazione che l’attenzione e gli interventi preventivi rivolti all’autore di violenza sono importanti e si collocano in rapporto di complementarità rispetto a quelli effettuati a sostegno delle vittime”.

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha ringraziato l’assessore Tiziana D’Oppido per aver collaborato attivamente con il personale della Questura nella definizione del protocollo: «E’ l’importante presa in carico da parte della Questura di quella che ormai si configura come un’emergenza sociale a tutti gli effetti -ha dichiarato Bennardi- quindi come Amministrazione comunale siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo, per prevenire e gestire al meglio le conseguenze di questi deprecabili atti di violenza».

La stesura e la sottoscrizione di questo Protocollo Zeus rappresenta un’ulteriore risposta congiunta e di rete contro la violenza di genere in un’ottica sistemica, che guardi all’accoglienza e al sostegno alla vittima, ma anche al recupero dei responsabili della violenza e alla prevenzione del fenomeno. Il nome del progetto evoca il “primo maltrattante (noto) della storia”, la cui modalità di dominio e verticalismo nelle relazioni costituisce un monito da cogliere: perché gli Zeus in erba non si trasformino in despoti è necessario troncare sul nascere il loro agire inadeguato e violento.

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