Dopo due anni dalla vittoria del Dottor Albano e circa ad un anno dalle dimissioni del rappresentante della Nostra forza civica, il Geom. Mario Petracca ci dispiace constatare quanto segue.
Sindaco come a Lei noto, anche la Nostra forza politica ha contribuito alla sua elezione. In due anni ci ha coinvolto davvero poco nelle sue vicende amministrative e ci sentiamo trattati come quelle riserve di una squadra di calcio che servono solo a riempire la panchina. Un minimo di coinvolgimento c’è stato nell’anno in cui Mario Petracca è stato Assessore nella sua giunta, ma dalle dimissioni di Petracca siamo stati definitivamente messi da parte. Siamo davvero dispiaciuti perché abbiamo creduto prima nella Sua persona come uomo e poi come politico. Ma al di là di questo dispiacere personale che ha lasciato in ognuno di Noi, siamo dispiaciuti dalle notizie che ci giungono quotidianamente e che interessano la Sua amministrazione guidata da una “cabina di regia” che vigila sul suo operato e sull’operato della sua Giunta, una sorta di commissariamento, questo ci preoccupa perché un Sindaco e una Giunta che non possono contare sull’appoggio e non godono della fiducia dal Consiglio Comunale e dalla parte politica che li sostiene ci lascia più di qualche dubbio sulla Sua tenuta…. e anche se doveste ” mantenere” crediamo che la Sua azione amministrativa sarà ancora più lenta e macchinosa di prima e il tutto a danno della Nostra comunità. Il secondo motivo che ci rattrista è il saper che la Nostra forza politica è rappresentata politicamente dalla Prof. Troiano, la quale non ha condiviso nemmeno un metro del viaggio che abbiamo intrapreso con Lei e che l’ha condotta a essere Sindaco di Pisticci. Le ricordiamo che la Nostra lista, nel Nostro piccolo le ha accordato circa 400 voti e Consenso Civico non sono né Rago ( visto che al primo consiglio si è dichiarato UDC) e tantomeno la Prof. Troiano che non solo non era con Noi durante la campagna elettorale, ma che addirittura riteneva inadeguata una coalizione con all’interno dei partiti politici. Confidiamo in una presa di coscienza sulla questione.
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