Il giorno dopo la Conferenza Italia-Africa la parola passa agli imprenditori che rappresentano i soggetti più importanti per realizzare le azioni messe in campo con il Piano Mattei. Per questo, senza perdere tempo, la Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, presieduta dall’ing. Alfredo Carmine Cestari, d’intesa con l’Associazione I Sud del Mondo ETS, presidente Pompeo Torchia, hanno promosso alla Camera dei Deputati il convegno “Il Piano Mattei – Sud polo magnetico Occasioni di resilienza e investimenti Italiani in Africa nel settore Pubblico e Privato”. A testimoniare l’interesse del mondo imprenditoriale italiano la sala è gremita di titolari di imprese del Sud (Campania, Calabria, Puglia, Basilicata) e anche del Nord (soprattutto Liguria e Lombardia) con delegazioni di alto livello governativo e diplomatico di Tanzania, Angola, Repubblica del Congo e Repubblica Democratica del Congo, Senegal e due rappresentanti di Governo di primo piano il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e il vice ministro agli Esteri Edmondo Cirielli. Con loro i massimi dirigenti di Enti statali – Ice, Sace, Simest (Cassa Depositi e Prestiti), Mediocredito – che dovranno accompagnare i nostri imprenditori per le attività da cantierizzare nei Paesi Africani con oltre 5 miliardi di euro destinati dal Governo nei prossimi tre anni. Cestari (ItalAfrica) racconta l’esperienza dei primi imprenditori pionieri, già 20 anni fa, arrivati in Africa quando non c’era alcun aiuto o assistenza statale e l’unica banca – dice – era la “banca del coraggio”. Ci voleva davvero una buona dose di coraggio per avviare investimenti in Africa che hanno dato successo e hanno contribuito a realizzare l’attuale interscambio Italia-Africa che ai primi dieci mesi del 2023 supera i 50 miliardi di euro con oltre 1.600 le imprese italiane attive nel continente africano. Sono così arrivati da Marsicovetere e dalla valle del petrolio lucano in Angola sei titolari di imprese che hanno fondato nel 2014 la Pangea srl con competenze tecniche, gestionali ed organizzative acquisite in oltre 50 anni di attività e da decenni impegnate nel settore Oil & Gas. Una visione aziendale che si attua In Africa e che risulta essere ancor più concreta quando si riferisce al personale occupato, circa 350 persone, locali o comunque della Basilicata. A testimoniare il forte interesse delle comunità locali al convegno di Roma ha preso parte il sindaco di Marsicovetere Marco Zipparri. “Anche noi amministratori come gli imprenditori – afferma – vogliamo prepararci ad affrontare con il Piano Mattei la fase successiva al petrolio quella dell’idrogeno e dell’energia alternativa”. Ma i lucani in Africa non sono gli unici imprenditori meridionali. Tante le attività avviate un po’ in tutti i settori, dall’alimentare, all’edilizia, al manifatturiero, logistica e servizi. E’ il vice ministro agli Esteri Ciriello a dare atto alla “lungimiranza” e “perseveranza” dell’ing. Cestari che – ha detto –“ha affiancato, in piena autonomia, l’iniziativa del Governo con il successo storico della Conferenza Italia-Africa. Se l’Italia continuerà ad investire in Africa – dice – è merito soprattutto delle imprese che sono presenti da anni e che vanno accompagnate e sostenute a proseguire la propria attività”. Il Ministro Pichetto Fratin parla di “autentica rivoluzione” come se si ripetesse quella storica del passaggio dal vapore al motore. “Le fonti energetiche e la questione clima – sottolinea – hanno un peso determinante nella nuova strategia che il Governo ha deciso per l’Africa. E’ cresciuta la consapevolezza che è indispensabile agire in Africa in modo diverso dal passato sulla scia del pensiero di Enrico Mattei”. Cestari sintetizza l’impegno di ItalAfrica: “il Governo ha fatto un passo importante. Noi vogliamo fare la nostra parte con il coraggio che ci ha sempre sorretto, ma anche tutti gli enti statali che hanno come compiti istituzionali il sostegno all’internazionalizzazione devono fare la propria”. Il “motto” è “fare bene ai Paesi Africani per fare del bene alle nostre imprese. Perché – spiega – è un’opportunità per le imprese specie del Sud per imboccare la strada dell’internazionalizzazione. Il Sud è la porta di ingresso del Mediterraneo”. Il progetto Sud Polo Magnetico, sostenuto da ItalAfrica e Gruppo Cestari, anche questa volta prima dell’iniziativa del Governo, ponendosi l’obiettivo di una reale cooperazione economica, rimette in gioco il Sud e le imprese meridionali.
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