“MASCHERE D’OLIVO”PRESENTATO OGGI A PALAZZO DI CITTÀ IL FESTIVAL MULTIDISCIPLINARE PROMOSSO DAL GRUPPO ABELIANO E FINANZIATO DAL MIC

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Si è tenuta oggi, a Palazzo di Città, la presentazione del progetto “Maschere d’olivo”, il festival multidisciplinare, promosso dal centro polivalente di cultura Gruppo Abeliano, destinatario di contributi ministeriali che prevede una serie di eventi nel triennio 2022 – 2024 che spaziano tra teatro, musica e danza.

All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessora alle Culture Ines Pierucci, il direttore artistico dell’Abeliano Vito Signorile, l’artista e protagonista di “Balconi smozzicati” Giuseppe De Trizio e il componente della Commissione spettacolo dal vivo del Ministero della Cultura Carmelo Grassi.

“Siamo contenti di presentare un progetto multidisciplinare – ha dichiarato Ines Pierucci – di un teatro che rappresenta la storia e il presidio della cultura teatrale barese e che proprio quest’anno celebra 50 anni di attività. È un festival che abbraccia teatro, danza e musica attraverso due simboli identitari come la maschera, emblema per eccellenza del teatro, e l’ulivo, icona della nostra terra, colpita inesorabilmente dall’abuso dell’uomo sulla natura. Questo progetto sottolinea l’importanza della diffusione della cultura in tutto il territorio cittadino diventando strumento di collegamento dei quartieri periferici, come in questo caso Japigia, al centro città. L’Abeliano ha ospitato, infatti, molti eventi collegati al bando “Le Due Bari” e si conferma come l’unico teatro – oltre al Piccinni – che nella sua rinascita ha inserito uno spazio dedicato alla danza”.

“In una fase di resilienza non solo dell’Abeliano, ma più in generale del mondo teatrale – ha affermato Vito Signorile– abbiamo pensato all’ulivo come anticipatore di ciò che sta accadendo nel mondo, un corpo millenario segnato ancor oggi da un male dal quale deve resistere e rinascere. La nostra è una maschera d’olivo che in realtà smaschera i mali del mondo piuttosto che coprirli. Abbiamo organizzato un festival che è multidisciplinare anche perché all’interno degli spettacoli troviamo sconfinamenti di generi e di modi di esprimersi. Le vicende degli ultimi anni hanno messo in luce la difficoltà economica del nostro teatro che tuttora, nonostante i finanziamenti legati alla realizzazione di obiettivi specifici, non è in grado di coprire i costi. Lancio un SoS a questo proposito rivolto a potenziali sponsor che possano aiutare il nostro teatro a continuare a divertire e intrattenere il pubblico”.

“Oggi vorrei esprimere la mia grande soddisfazione – ha spiegato Carmelo Grassi – per il ritorno, meritato, dell’Abeliano nel circuito dei teatri riconosciuto dal Ministero della Cultura. Questo significa che è stato presentato un progetto convincente; l’Abeliano inoltre è depositario di una storia e di una grande tradizione, non solo barese o pugliese. Quindi, nonostante le difficoltà incontrate, è un teatro che continua a investire sul pubblico e sulla comunità intera e che riesce a sopravvivere grazie alla passione e al lavoro di qualità svolto negli anni dalle maestranze coinvolte”.

“L’attività multi-artistica programmata – ha aggiunto Giuseppe De Trizio – segna un solco nella storia del nuovo teatro Abeliano, soprattutto in vista del nuovo triennio ministeriale. Tutto il focus è intorno alla musica d’autore e popolare che ben s’innerva nel concetto delle maschere d’olivo. C’è una collaborazione ad ampio spettro tra il teatro Abeliano e una serie di compagnie territoriali d’eccellenza. Il teatro non è solo un contenitore e una compagnia, ma diventa anche collettore di saperi e di consapevolezza”.

Di seguito il cartellone degli appuntamenti in programma per il 2022:

8-9 ottobre

MILES GLORIOSUS

di Tito Maccio Plauto

Traduzione e regia: Marinella Anaclerio

Con: Flavio Albanese, Stella Addario, Antonella Carone, Giuseppe Ciciriello, Patrizia Labianca, Loris Leoci, Tony Marzolla, Luigi Moretti, Dino Parrotta

Scena: Pino Pipoli Costumi: Stefania Cempini

Disegno luci: Mauro Marasà

Assistente alla regia: Antonella Ruggiero

Produzione Compagnia del Sole

Pirgopolinice, sbruffone, pavone, spudorato, è un ritratto a tinte forti di ben più consapevoli e colpevoli vantoni… In una Efeso simile all’originale si consuma la tragicomica truffa di un gruppo di sfaccendati di vario genere ai danni di un soldato, che ha due debolezze: le donne, meglio se sposate, ed essere adulato. Ha una divisa e molti soldi, con cui soddisfa questi peccatucci. Ma l’eccesso è sempre un vizio… a prescindere dal contesto.

14 ottobre

WEST SIDE STORY

Direzione e arrangiamenti: Massimo Colombo

Jazz Ensemble: Gianna Montecalvo, Roberto Ottaviano, Maurizio Quintavalle, Giuseppe Berlen, Luigi Morleo, Aldo Di Caterino, Nicola Cozzella, Antonio Fallacara, Giovanni Teot, Antonio Di Ceglie

Testi: Ugo Sbisà

West Side Story è Shakespeare riletto attraverso Tocqueville, è l’America alla spasmodica ricerca del sublime, è incrocio vertiginoso tra dramma e balletto, tra opera e teatro musicale, tra Broadway e le periferie di New York. Caratteristiche di un capolavoro dal linguaggio musicale dall’elettrica fisicità che ottiene i più nobili risultati senza essere aristocratico, carico degli odori, inflessioni, accenti della poli-etnicità vernacolare statunitense.

17-18 ottobre

PUZZLE

Ideazione e direzione: Elisa Barucchieri

Danzatori: Fabiana Mangialardi, Andrea Biagioni, Moreno Guadalupi

Cogliendo ispirazione dai lavori di Calvino, Puzzle è come l’incontro al Castello dei Destini Incrociati, come la condivisione nella Taverna: una serie di racconti specifici e personali, che traggono spunto dallo stesso numero finito di elementi, per moltiplicarsi in infinite storie nuove e differenti. A ognuno, la propria voce; a ogni spettatore la propria interpretazione. Puzzle accoglie la sfida e ci riporta al corpo, al movimento, all’incontro, all’incastro con l’altro.

22-23 ottobre

UNA FAMIGLIA

Produzione: Teatri Di.Versi

Drammaturgia e regia: Claudia Lerro

Interpreti: Vito Signorile, Giusy Frallonardo, Claudia Lerro, Michela Masciavè

Aiuto regia: Giordano Cozzoli, Francesca Elicio

Una famiglia è la storia di 4 solitudini che si incontrano, ed entrando in relazione sciolgono i propri nodi esistenziali, diventando infine una vera e propria famiglia. Una famiglia in cui ci si “adotta” a vicenda, scegliendosi e accogliendo l’altro come un inatteso dono di Natale. Personaggi che si contagiano di imperfezioni e punti di forza, completando le reciproche parti mancanti e costruendo una strana, nuova, vibrante relazione: una famiglia, appunto.

28 ottobre

STELLA ARIENTE

Maria Moramarco: Voce

Luigi Bolognese: Chitarre

Nico Berardi: Charango, Zampogna, Quena, Fiscaruli e Ciaramella

Un viaggio suggestivo che attinge al repertorio meno noto dell’Alta Murgia Barese attraverso il canto dello spirito: liriche devozionali, canti liturgici, preghiere arcaiche e litanie ancestrali della tradizione salentina. Modalità canore ormai scomparse, tecniche vocali di una cultura mai codificata ma presente. Una ricerca artistica che rimane fedele agli aspetti filologici, riuscendo a raggiungere livelli di comunicazione col pubblico di grande fascinazione.

30 ottobre

ERaULISSE

di e con Flavio Albanese e Bruno Frabetti

Regia: Flavio Albanese e Valeria Frabetti

Collaborazione artistica: Marinella Anaclerio

Immagini: Enrico Montalbani

Luci: Antonio Venitucci

Scenografie e costumi: Tanja Eick, Fabio Galanti, Enrico Montalbani

Animazione video: Andrea Zanini

Collaborazione al movimento: Andra Burcă

Collaborazione alla voce: Patrizia Labianca

Coproduzione: Compagnia del Sole, La Baracca – Testoni Ragazzi

Er, un giovane soldato, è l’unico che possa raccontare l’ultimo viaggio di Ulisse, avvenuto in un luogo sconosciuto dove si sono incontrati per cercare insieme una via d’uscita. Trappole, indovinelli, labirinti e antiche storie accompagnano il loro cammino. Riusciranno a trovare la strada? E saranno gli stessi che erano entrati? Un’avventura ispirata al mito, dove Filosofia e bambini si incontrano a teatro. Inaspettatamente, proprio come Er e Ulisse.

4 novembre

TWEE

Danzatori: Iacopo Franceschini e Carmelo D’Agostino

Coreografie: Ilenja Rossi

Danzatori: Maria Olga Palliani, Nicola Migliorati

Coreografie: Maria Olga Palliani – Nicola Migliorati

Danzatrice: Monica Castorina

Coreografie: Monica Castorina

Direzione Artistica: Patrizia Salvatori

TWEE, l’uomo, l’essere supremo composto da piccole entità, i duetti, che appoggiandosi sulle musiche di Rossini e Bach vuole danzare la realtà che ruota e attraversa il dualismo insito: un 2 di incontri e scontri, di solitudini rumorose e grandi silenzi; dall’ambientazione improbabile di musica d’opera a quella elettronica, alla sonorità della natura e della società, tutto per raccontare una realtà umana che ogni giorno viviamo o speriamo di vivere.

5 novembre

CRONACHE DEL BAMBINO ANATRA

Testi di Sonia Antinori, da un’idea Di Maria Ariis e Carla Manzon

Con: Maria Ariis e Massimiliano Speziani

Costumi: Ilaria Bomben

Scene: Enzo Sammaritani

Disegno: Luci Angelo Cioci

Regia: Gigi Dall’Aglio

Produzione: Fondazione Teatro Due, MALTE

Con Il Patrocinio di AID (Associazione Italiana Dislessia) e ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani)

Cronache del bambino anatra è uno spettacolo sulla dislessia. La sequenza di quadri intensi e struggenti disegna la relazione tra una madre e un figlio, smontata e rimontata con salti temporali che tratteggiano cinquant’anni di vita. Oltre alla sua naturale finalità divulgativa il progetto mira all’identificazione del problema sviluppando strumenti adeguati ad affrontarlo, trasforma la rabbia in forza di volontà, con portata universale.

6 novembre

LA VERA STORIA DEL GATTO CON GLI STIVALI

Con: Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti

Scene e Pupazzi: Associazione TELAPINTA

Costumi: Antonella Di Camillo

Musiche e canzoni: Paolo Capodacqua

Ideazione e regia: Mario Fracassi

Un giovane e sfortunato ragazzo si traveste da Gatto e usando l’astuzia e l’inganno, si procura ricchezza e felicità facendosi beffe del potente Orco Popanz. Il Gatto con gli stivali è una storia dove trionfa la fantasia delle trovate continue, degli equivoci e del surreale, dove la Commedia dell’Arte si mescola con l’avvicendarsi delle storie, dove l’allegria ed il grottesco la fanno da padroni. E come sempre alla fine la Principessa si salva e trova marito.

11 novembre

REAL…MENTE NAPOLI

Tommaso Chimenti: Voce

Luciano Damiani: Mandolino

Michele Libraro: Chitarra

Un concerto di brani selezionati dal grande repertorio della “Canzone Classica Napoletana”, in un geniale connubio di poesia e musica che resiste ancora oggi, all’onta del tempo. Dall’accorata interpretazione di “Era de Maggio” a “Maria Mari”, da “Voce ‘e notte” a “Uocchje c’arraggiunate”, un susseguirsi crescente di brani vocali e strumentali, come la travolgente “Tarantella di Calace”, “Torna a Surriento” e “Reginella”.

12-13 novembre

REGINA MADRE

Regia: Stefano Angelucci Marino

Con: Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino

Maschere: BRAT Teatro

Scenografia Tibò Gilbert

Produzione: Teatro Stabile d’Abruzzo

In collaborazione con: Teatro Del Sangro

Commedia ambientata ai nostri giorni, Regina Madre prende le mosse da un classico ‘ritorno a casa’: Alfredo, cinquantenne divorziato, si presenta a casa della madre malata dichiarando di volerla assistere ma in realtà, da cronista senza scrupoli, per lo scoop della sua morte. Tra i 2 personaggi in scena si instaura così un teso duello, condotto mediante uno scambio ininterrotto di ricatti e ritorsioni, di menzogne e affabulazioni. A soccombere, alla fine, sarà il figlio. Ma, come spesso accade, non sarà proprio possibile distinguere il vincitore dal vinto.

18 novembre

RITI DI PASSAGGIO

Concept, Coreografia e Regia: Paola Sorressa

Danzatori: Lucrezia Mele, Vanessa Yareli Perez Mejia, Alessia Stocchi, Sebastian Zamaro,

Sara Zanetti.

Drammaturgia: Paola Sorressa e Lucien Bruchon

Disegno Luci: Lucien Bruchon e Emilio Barone

Musiche: Jon Hopkins, Rival Consoles, Loscil, Alva Noto, Komet, Joep Beving, Sven Laux, Logic Moon

Coproduzione con Paesaggi del Corpo Festival Internazionale Danza Contemporanea

La produzione, dedicata a Lucien Bruchon, si ispira alla sacralità di tutti quei momenti che segnano il passaggio alle diverse fasi esistenziali o scandiscono l’evoluzione stessa dell’individuo in questa Vita terrena fino al passaggio a nuove dimensioni. Una sacra autorizzazione che permette di rovesciare l’esperienza individuale in quella collettiva e che accompagna ad una nuova condizione di equilibrio e quindi di rinascita.

20-21 novembre

MOBY DICK

liberamente tratto dal romanzo di Herman Melville

Regia: Ada Umberto De Palma

Testi: Zenone Benedetto

Musica: Antonio Cericola

Attori: Tiziano Feola, Raffaella Mutani, Tommaso Di Giorgio

Pupazzi: Ada e Mario Mirabassi

Scene: Albert Van Hengel

Audio/Luci: Carlo Menè

Costumi: Ettore Margiotta

Produzione: TSA Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con I Guardiani Dell’oca

Una storia fatta di continui cambiamenti, fatta di vele issate o ammainate, di lanterne dalla fioca luce e di legni vissuti del ponte di una nave in costante movimento nei colori del mare. È una storia avventurosa dai dialoghi intensi, comici e a volte poetici; una storia fatta di attori, pupazzi, sagome e ombre, che interagendo nel gioco narrativo, cercano un delicato equilibro affabulatorio capace di conquistare ogni attento ascoltatore.

25 novembre

BALCONI SMOZZICATI

Duo Tabulè: Claudio Prima, organetto – Giuseppe De Trizio, chitarra

Balconi smozzicati è una proposta poetico-acustica che si muove nel tempo e nello spazio visitando brani d’autore e di tradizioni comunicanti, in cui la forma canzone è il viatico necessario per racconti possibili. La musica del duo Tabulè, come l’insalata di cous cous da cui prende nome, è una mistura di colori e spezie che evocano il sapore di una tradizione fatta di frugalità e ingegno. La tradizione diviene pre-testo per esplorare eterogenei percorsi sonori mescolando suggestioni appartenenti a culture diverse ma insolitamente vicine.

26-27 novembre

TRADIMENTI

di Harold Pinter, traduzione Alessandra Serra

Con: Stefano Braschi, Stefania Medri, Michele Sinisi

Consulenza Artistica: Francesco Maria Asselta

Scene: Federico Biancalani

Assistente alla Regia: Niccolo’ Valandro

Luci: Rossano Siracusano

Regia: Michele Sinisi

Debuttata nel 1978 a Londra, Tradimenti è una delle più celebri opere di Pinter. È la storia di una relazione extraconiugale ripercorsa però a ritroso, dalla sua fine fino ai suoi esordi. Insomma, un triangolo apparentemente semplice e lineare se non fosse che il susseguirsi dei fatti lascia piano piano spazio alla complessità d’animo dei tre personaggi, accomunati da un segreto a volte difficile da portare.

2 dicembre

THE SOUND OF SILENCE

Con: Marica Lisco, Paola Corvaglia, Antonella Abbatantuono, Ilenia sportelli

Coreografie e Regia: Sabrina Speranza

Musiche scritte, arrangiate e interpretate da Loredana Savino

Quattro adolescenti gridano al mondo intero la loro rabbia, il loro desiderio di rivalsa ma soprattutto la loro gioia di vivere e lo fanno nel modo più assordante che ci sia il silenzio!!

4 dicembre

IL MAGO DI OZ

con Maurizio Stammati e Chiara Di Macco

Pupazzi: Ada Mirabassi

Scenografie: Marco Mastantuono

Costumi: Marilisa D’Angiò

Musiche originali: Giordano Treglia

Disegno Luci: Antonio Palmiero

Regia: Maurizio Stammati

una produzione TFU Perugia/Teatro Bertolt Brecht, Formia

Lo spettacolo ripercorre tutte le tappe del fantastico viaggio di Dorothy, la bambina annoiata del Kansas. Il dottor Pirolozzi, stravagante e surreale medico e scienziato, cerca di curare Dora, una ragazza convinta di essere la Dorothy del favoloso mondo di OZ. Stanco delle sue continue fantasticherie, Il Dottore le organizza a sua insaputa una messa in scena per farle vivere il viaggio e l’incontro con i personaggi del racconto. Vedere per credere!!!

9 dicembre

LE INDIE DI QUAGGIÙ

Maria Giaquinto, voce

Francesco De Palma, percussioni

Giuseppe De Trizio, chitarra

Adolfo La Volpe, chitarra

Esplorando la ‘canzone d’autore’ e la musica del mediterraneo, la ricerca, rielaborazione e dedizione alle tradizioni popolari rivive mediante la sensibilità un-conventional dei musicisti. La voce è il ponte immaginario che unisce non solo le diverse tradizioni musicali, ma anche la poesia che le attraversa. Il marchio di fabbrica dei Radicanto riluce nelle venature del motto: “la storia non smetterà mai di insegnarci il futuro”.

10-11 dicembre

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA

di Marco Pomar e Sergio Vespertino

Con: Sergio Vespertino

Musiche: Pierpaolo Petta (fisarmonica)

Regia: Sergio Vespertino

Scenografie: Carlo De Meo

Produzione: Agricantus Società Cooperativa Culturale Sociale Palermo

Come può sopravvivere un cittadino al giorno d’oggi su un’isola deserta, privo soprattutto delle comodità della vita quotidiana? Quanto gli mancherebbero, al di là dei bisogni primari, le nuove tecnologie, i social, i collegamenti internet? Per adattarsi ci vorrebbe un vero e proprio Manuale di sopravvivenza, con cui l’attore palermitano ci racconta a modo suo, con verve e ironia, storture e virtù di una generazione viziata.

16 dicembre

JUKE BOX ALL’IDROGENO

Vito Signorile, voce

Franco Angiulo,trombone

Nando Di Modugno, chitarra

Vito di Modugno, tastiera e contrabbasso

Marcello Magliocchi, percussioni

Roberto Ottaviano, sax

Vittorino Curci, sax e versi

Ispirato ai principi e alla poetica della beat generation, partendo dai versi e dalle opere di Ginsberg e Kerouac, in un suggestivo mix di musica e parole, vengono fuori la solitudine dell’uomo moderno, la frenesia del capitalismo, la morte e l’olocausto, la globalizzazione, il pacifismo, la lotta ad ogni schematismo. Molto affidato all’improvvisazione, in un crescendo di intense emozioni, contamina suggestioni calde e avvolgenti per culminare nell’Urlo.

17-18 dicembre

IL PIANTATORE DI LUNE

dal racconto di Raffele Nigro * Rielaborazione e regia: Vito Signorile

Produzione: Compagnia teatrale C.P.C. Gruppo Abeliano

Ninuccio Carnevale si propone di “acchiappare” la luna, sogno che si realizzerà dopo la morte. Una sorta di melodramma contadino, fosco e gentile, recitato all’aria aperta, non su palcoscenico ma in uno scenario naturale, una natura popolata da antichi, secolari fantasmi, che possano guidarci in una nuova narrazione scenica coinvolgente ed emozionante, come quando, nel lontano 1980, il “Grassiere” portò in scena meraviglie e tradizioni del meridione.

19-20-21 dicembre

IO SO CHE A ME BAMBINO

Testo di Ettore Catalano

Drammaturgia, Interpretazione e Regia: Vito SignorileEssere o Apparire. Questo il problema. Quando il sipario si apre, o si è capaci di trasmettere al pubblico le emozioni di un personaggio coinvolgendolo nella magia di un evento unico e irripetibile, oppure si cambi mestiere. Bisogna avere capacità, voglia e coraggio di giocare puntando sulle tavole del palcoscenico, un frammento del proprio cuore, della propria vita. Altrimenti si costringe solo ad agonia tutto il meraviglioso mondo del teatro e se stessi,

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