Con lui in cinque anni scarsa incidenza sul piano industriale dell’azienda e nessuna politica per l’indotto e l’area di San Nicola di Melfi
Cinque anni di totale inerzia e disinteresse su un tema cruciale per il presente e il futuro della Basilicata. Vito Bardi ha partecipato al tavolo che si è svolto oggi a Roma, ma la presenza non salva certo la sua “pagella”.
Il presidente della Regione Basilicata e la sua maggioranza hanno avuto un lustro a disposizione per incidere sulla vicenda Stellantis, ma non hanno saputo fare nient’altro che assistere passivamente alle decisioni dell’azienda. Quello di oggi, infatti, è un tardivo interessamento per il tema, tenuto conto che Bardi non ha mai avuto alcun peso nella vicenda sia nei confronti del governo nazionale che in merito alle politiche e al piano industriale di Stellantis. A ciò si aggiunga la totale assenza di una sia pur minima politica per l’indotto e, in generale, per l’area industriale federiciana. In cinque anni, infatti, non ricordiamo alcun bando in favore delle imprese.
Per converso, Bardi e soci si sono limitati ad esultare per l’individuazione di Melfi quale area di crisi complessa: la Basilicata merita di più, anche tenendo conto che finanche in Consiglio regionale la questione è stata affrontata solo grazie alla richiesta di un’assemblea straordinaria pervenuta dalle minoranze e che le numerose interrogazioni presentate dai consiglieri di opposizione sono risultate puntualmente inevase.
I lavoratori del sito di Melfi si aspettano molto di più dalla politica e il centrosinistra saprà dedicarsi con impegno a questa vicenda lavorativa.
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