
Piangiamo ancora un “omicidio bianco”. Per me che conosco Felice Ferrara da ragazzo è un dolore decisamente più sentito. Non si può morire per portare in famiglia il sussestamento necessario. È semplicemente impensabile che andare a lavoro con la responsabilità di una piccola impresa sia un rischio. Insieme al cordoglio alla famiglia , alla moglie e ai figli di Felice, a tutta la comunità di Muro, il mio impegno perché la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro faccia diventare una normalità il lavoro e non un pericolo quotidiano. Sostengo la proposta di Cgil, Cisl, Uil perché non è più tempo del cordoglio e del conteggio delle vittime. La Regione convochi l’Osservatorio sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e dia all’organismo competenze e funzioni piene.
