È indagato per atti persecutori, lesioni personali, furto, rapina e danneggiamenti aggravati nei confronti dell’ex fidanzata.
Denunciati inoltre il padre e la nonna del giovane per detenzione abusiva di armi.
Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
Agenti della Polizia di Stato di Matera hanno arrestato e posto ai domiciliari un giovane, in esecuzione di un’ordinanza disposta dal Gip del Tribunale del luogo, su conforme richiesta della Procura materana.
Il giovane è indagato per atti persecutori, lesioni personali, furto, rapina e danneggiamento aggravati nei confronti dell’ex fidanzata.
A seguito di un litigio accaduto per strada qualche settimana fa, l’uomo avrebbe aggredito la compagna con spintoni, schiaffi, pugni e morsi, costringendola a fare ricorso ai sanitari per le cure del caso e inducendola a chiedere aiuto agli operatori della Polizia di Stato.
Nel corso dell’aggressione, inoltre, il giovane le avrebbe rapinato la borsetta e sottratto una felpa, gettandoli entrambi in dirupo per scherno. L’uomo avrebbe anche distrutto il cellulare della donna al fine di isolarla sempre di più.
Secondo quanto emerso dall’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile, l’uomo avrebbe sottoposto la vittima a ripetute vessazioni psicologiche e a continui controlli, come costringerla a fornirgli le password degli account social e a mostrargli i contenuti del proprio cellulare.
Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza del Gip, il padre e la nonna del giovane arrestato, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per detenzione abusiva di armi poiché trovati in possesso, rispettivamente, di una carabina di 24 joule cal. 5,5 mm e di un fucile doppietta a cani esterni e di n.16 cartucce cal.16.
Le armi e le munizioni illecitamente detenuti sono stati sequestrati.
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