E’ stato affidato all’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, il coordinamento tecnico-scientifico del Tavolo regionale che si occuperà dell’organizzazione delle attività per la predisposizione del Piano olivicolo-oleario della Basilicata. La decisione è scaturita al termine della riunione convocata il 18 maggio dall’Assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Francesco Fanelli, nel corso della quale – su proposta del Direttore Generale dello stesso Dipartimento, Donato Del Corso – si è appunto insediato il Tavolo tecnico permanente per il settore olivicolo-oleario regionale.
Come definito nel corso della riunione, tenutasi alla presenza anche delle Organizzazioni di Produttori, dei rappresentanti delle Associazioni di categoria e dell’ALSIA, il Tavolo tecnico, la cui guida organizzativa è stata affidata all’Ufficio Produzioni vegetali del Dipartimento, si occuperà di attività di carattere strategico, per il monitoraggio e la proposizione di azioni a favore dell’olivicoltura lucana, in un quadro organico ed integrato.
L’olivicoltura lucana – è sottolineato in una nota della Regione – che tra l’altro ora può fregiarsi del marchio IGP Olio Lucano oltre alla “storica” DOP Vulture, vede attualmente la presenza di sette Organizzazioni di Produttori che testimoniano lo sforzo compiuto verso nuovi e più moderni approcci produttivi e organizzativi. Tra i temi posti dai partecipanti al Tavolo, la connessione con gli strumenti di pianificazione nazionale e regionale, gli investimenti a sostegno della filiera, l’innovazione e la ricerca per il miglioramento qualitativo del prodotto, la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e l’economia circolare, la resilienza delle aree interne su cui la filiera olivicola può avere una notevole incidenza.
Come riportato nella nota, “l’obiettivo del Tavolo tecnico – ha spiegato l’Assessore Fanelli – è proprio quello di coinvolgere tutti gli attori del comparto per raccoglierne contributi e suggerimenti, al fine di redigere il Piano olivicolo-oleario regionale, importante documento di indirizzo politico-programmatico. Il momento storico in cui viviamo, ancora condizionato dagli effetti della pandemia ma, nel contempo, aperto ad una transizione verso la nuova Programmazione dello sviluppo rurale, richiede l’attivazione di una fase di pianificazione che, partendo dall’analisi delle debolezze, ma anche dei punti di eccellenza della filiera olivicola lucana, alla luce delle opportunità che mercati e società lasciano intravedere, detti gli indirizzi di carattere produttivo, organizzativo, commerciale per l’olivicoltura lucana del prossimo quinquennio”.
Anche per il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi, “il comparto olivicolo-oleario è strategico per tutta l’agricoltura lucana. Convinti che sia uno degli elementi trainanti dell’economia regionale, come Agenzia abbiamo rafforzato sia gli elementi innovativi del settore che gli interventi di prevenzione, soprattutto nei confronti del batterio della Xylella”.
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