In questi giorni, il Bosco Comunale Difesa Grande è interessato dai lavori di due differenti progetti pilota che mirano alla riqualificazione post-incendio e al recupero ambientale del nostro polmone verde.
Il primo progetto si chiama TO BE READY “The flOod and Big firE foREst, prediction, forecAst anD emergencY Management”, ed è un Programma INTERREG che coinvolge Italia, Albania e Montenegro e che vede la partecipazione attiva di Regione Puglia – Sezione Protezione Civile e Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali, finanziato con un budget complessivo pari ad € 1.180.000.
L’obiettivo del progetto è quello di potenziare le misure di prevenzione e preparazione ai disastri naturali e antropici e migliorare la sicurezza nell’area interessata dal programma.
L’obiettivo è quello di adottare protocolli e standard comuni in caso di incendi e alluvioni, migliorando le conoscenze e le competenze degli operatori.
Nell’ambito di questo progetto, è prevista anche la realizzazione di azioni pilota consistenti l’applicazione di tecniche di ingegneria naturalistica con l’utilizzo di specie vegetali mediterranee finalizzate alla riduzione della vulnerabilità idrogeologica nelle aree interessate da incendi, operando anche nell’ottica della tutela della biodiversità ed eco-compatibilità.
Tutte le azioni pilota saranno realizzate dalla Sezione Protezione Civile della Regione Puglia e dall’Università di Bari – Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali.
La progettualità mira a comprendere, attraverso la sperimentazione/esecuzione di interventi eseguiti su piccole aree pilota, se sia possibile facilitare/catalizzare questi processi ecologici al fine di rafforzare il know how tecnico-scientifico sul tema.
L’intervento seguirà le seguenti strategie:
1) ripristino post-incendio di tratti di versante precedentemente boscati;
2) interventi di protezione/consolidamento del versante mediante tecniche di ingegneria naturalistica ed impiego di specie vegetali autoctone;
3) tutela e valorizzazione del contesto di intervento con l’apposizione di idonea cartellonistica informativa e/o l’inserimento all’interno di percorsi naturalistici
L’attività congiunta tra Protezione Civile e Dipartimento DiSAAT ha portato all’individuazione di queste aree localizzate nel nostro Bosco, interessate dall’incendio del 12/08/2017, il quale ha riguardato una superficie di circa 1170 ettari, mai più interessati da interventi selvicolturali di recupero.
All’interno di queste aree, si prevede l’individuazione di aree di studio/intervento di forma rettangolare delle dimensioni di 120 x 30 metri circa ciascuna, denominate “Area 1” ed “Area 2”, e localizzate lungo due versanti con medesime condizioni generali (pendenza, tipo di suolo, ecc,) ad eccezione dell’esposizione in cui implementare e realizzare alcuni interventi a basso impatto ambientale, facenti uso di tecniche di Ingegneria 21 Naturalistica, su versanti con pendenze superiore al 10-15% caratterizzati dalla presenza di piante e ceppaie compromesse dal fuoco, da tronchi atterrati e di vegetazione in corso di riaffermazione.
Le attività progettuali sono fondate su tre dei quattro pilastri del sistema di protezione civile: previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza.
Le azioni progettuali, altamente tecniche e strategiche consentiranno di migliorare la capacità di previsione e azione operativa in caso di eventi alluvionali e incendi boschivi.
Tutte le azioni pianificate consentiranno di sperimentare e condividere buone pratiche e procedure operative in caso di eventi, oltre a migliorare la capacità di risposta degli attori preposti alla previsione e all’intervento.
Inoltre, TO BE READY sosterrà la creazione di una rete transnazionale di istituzioni attive nel campo dei rischi naturali, che faciliterà il trasferimento facile e sicuro di strutture, uomini e materiali in caso di eventi gravi. In particolare, verranno creati software e APP, nonché servizi di ricognizione con droni per acquisire immagini dell’evento.
Il Secondo progetto è denominato BO.BIO.GA e riguarda il “Recupero ambientale del nostro Bosco Comunale con azioni che intendono valorizzare la sua biodiversità attraverso la creazione di microfiliere gastronomiche”.
Anche questa seconda progettualità riguarda aree interessate dall’incendio dell’agosto 2017.
L’intervento è finanziato dal PSR 2014-2020 – Misura 16 “Cooperazione” – Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie” – Avviso pubblico approvato con DAG n. 194 del 12/09/2018.
Gli obiettivi del progetto sono:
1) Accelerare il processo di ricostituzione dell’area forestale distrutta dall’incendio.
2) Realizzare aree pilota esempi di buone pratiche selvicolturali in biocenosi delle aree murgiane percorse dal fuoco;
3) Aumentare la resilienza a condizioni climatiche avverse conseguenti ai cambiamenti climatici attraverso l’impiego di piante micorrizate per il rimboschimento;
4) Nell’ambito delle aree pilota, promuovere la diffusione di specie forestali (arboree e arbustive) la cui frutficazione può essere sfruttata per l’aumento della biodiversità della fauna selvatica e per l’utilizzazione in ambito gastronomico;
5) Migliorare le condizioni edafiche del suolo, favorendo l’aumento della sostanza organica e la riduzione dell’erosione.
Per la realizzazione della progettualità, sono state individuate 6 aree sperimentali (differenti da quelle individuare dal progetto TO BE READY), ciascuna di 1 ha di superficie, nelle quali effettuare interventi sperimentali di taglio per il recupero post-incendio.
Le aree sono state individuate nelle tipologie: boschi con pino d’Aleppo, boschi di roverella e di cerro.
Nell’Area n. 1 verrà effettuata la rimozione delle sole piante morte o irrimediabilmente danneggiate;
Nell’Area n. 2 verrà effettuata la rimozione delle sole piante morte o irrimediabilmente danneggiate e la piantagione di nuclei di latifoglie autoctone (nell’autunno 2022, trascorsi 5 anni dall’incendio);
Nell’Area n. 3 verrà effettuata la rimozione delle sole piante morte o irrimediabilmente danneggiate e la piantagione di nuclei di latifoglie autoctone micorrizate (nell’autunno 2022, trascorsi 5 anni dall’incendio); nei boschi di roverella e di cerro, percorsi da incendio, sono state definite 3 aree sperimentali di taglio così distinte;
Nell’Area n. 4 verrà effettuata la rimozione delle sole piante morte o irrimediabilmente danneggiate;
Nell’Area n. 5 verrà effettuata la rimozione delle sole piante morte o irrimediabilmente danneggiate e la piantagione di nuclei di latifoglie autoctone (nell’autunno 2022, trascorsi 5 anni dall’incendio);
Nell’Area n. 6 verrà effettuata la rimozione delle sole piante morte o irrimediabilmente danneggiate e la piantagione di nuclei di latifoglie autoctone micorrizate (nell’autunno 2022, trascorsi 5 anni dall’incendio).
Il ripristino di queste aree, avrà una ricaduta positiva sulle condizioni edafiche e sull’ambiente, aumentando la protezione idrogeologica, la biodiversità e riducendo l’erosione.
Le informazioni sui diversi metodi di rimboschimento, acquisite nei siti pilota, potranno fornire indicazioni utili nel recupero di biocenosi delle aree percorse dal fuoco.
L’aumento della resilienza alle avversità abiotiche, indotta dalle nuove tecniche di rimboschimento, potrà avere una ricaduta positiva sulla resistenza dell’ecosistema ai cambiamenti climatici. Inoltre, con un approccio multifunzionale, la biodiversità del bosco potrà generare reddito per le realtà produttive locali.
Il progetto Bo.Bio.Ga., punta alla completa rivalutazione del nostro bosco e alla sua reintegrazione nel territorio, mediante una azione di pulizia del sottobosco, alla salvaguardia dell’aspetto estetico ma anche alla prevenzione degli incendi mediante gli interventi di ripulitura dal materiale vegetale ormai secco che rappresenta combustibile naturale.
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