
Taranto ha avuto e ha, tuttora, un potenziale enorme per attrarre eventi di portata internazionale che possano stimolare l’economia locale e promuovere il nostro territorio.
La discussione attuale in città è concentrata su eventi come la Sail GP, che avrebbe dovuto essere organizzato a Taranto e delle conseguenti polemiche.
Questo tipo di eventi, infatti, comportano costi organizzativi esorbitanti, che gravano in maniera significativa sulle risorse pubbliche. Seppur di grande impatto mediatico, la Sail GP non garantisce ritorni economici proporzionati alla spesa.
È questo il tipo di eventi che vogliamo per Taranto? O non sarebbe meglio concentrarsi su iniziative più sostenibili, che garantiscano benefici concreti per la nostra comunità, senza mettere a rischio il nostro bilancio e senza dover fare affidamento su sponsorizzazioni esterne che potrebbero non arrivare mai?
Pensavo quindi alla Spartan Race, manifestazione organizzata a Taranto dal 2016 al 2019 e che aveva portato grande visibilità internazionale alla città. I numeri delle edizioni passate non lasciano dubbi del successo dell’iniziativa: Migliaia di atleti e appassionati, trasformati in turisti nel nostro territorio. Un impatto positivo sugli albergatori, sui ristoratori e sui commercianti locali, senza costi milionari per l’amministrazione comunale. Questo dimostra chiaramente che eventi ben gestiti e con un impatto economico diretto sono molto più efficaci di quelli che comportano spese enormi senza ritorni immediati.
Contattavo dunque l’Organizzazione per avere informazioni, ma mio malgrado la risposta che ho ricevuto non lascia spazio ad alcuna possibilità vista la decisione di escludere Taranto da ogni futura edizione della manifestazione.
Le motivazioni sono alquanto imbarazzanti, infatti a causa del mancato rispetto da parte dell’amministrazione comunale degli accordi stipulati vi sono state dispute legali. Inoltre, è stato sfruttato illegittimamente il nome dell’evento per fini puramente personali ed economici, non in sintonia con la missione originale della Spartan Race, ovvero la promozione sana dello sport e del territorio. Ciò ha inevitabilmente compromesso la relazione con il marchio Spartan.
Pertanto, a causa di una gestione irresponsabile di pochi, Taranto si vede negare una fonte di visibilità e di crescita economica che avrebbe potuto essere fondamentale per il nostro futuro.
E In quello immediato vi è la grande sfida dei Giochi del Mediterraneo del 2026. Ebbene, visti i precedenti siamo davvero pronti a coglierla? Gli errori commessi nel 2019 non devono essere ripetuti. La lezione che ci viene dal passato, soprattutto dal caso della Spartan Race, è che questi eventi internazionali necessitano di una programmazione efficace e di una gestione seria, trasparente e competente. Occorre costruire una rete di collaborazioni tra istituzioni locali, organizzazioni sportive, imprenditori e cittadini per fare in modo che le ricadute siano sostanziose e durature.
Non possiamo più permetterci di sprecare occasioni, come è accaduto nel caso della Spartan Race. Il futuro è nelle nostre mani, e dobbiamo lavorare insieme per costruirlo.
Elio DALTO


