Domani a Potenza riunione del Comitato esecutivo regionale della Cisl sulla manovra economica

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Potenza, 1° dicembre 2022 – In concomitanza con l’avvio dell’iter parlamentare della legge di bilancio e in vista dell’incontro tra Governo e parti sociali già fissato per il 7 dicembre, la Cisl Basilicata riunirà il Comitato esecutivo domani pomeriggio alle 15, a Potenza, nella sede regionale di Via del Gallitello 56, per esaminare le principali misure economiche e sociali contenute nella manovra, anche alla luce delle osservazioni e dei contributi emersi ieri nella riunione in videoconferenza del Comitato esecutivo nazionale. Il parlamentino nazionale della Cisl ha espresso un «giudizio articolato» sui contenuti della manovra. Per la Cisl è positivo il fatto che vengano destinate importanti risorse per affrontare l’attuale fase di emergenza a tutela di famiglie e imprese, tuttavia la manovra «risulta debole e incompleta sul versante espansivo». Il Comitato esecutivo della Cisl ha anche respinto la proposta dello sciopero delegando la segreteria nazionale a mettere in campo campagne di mobilitazione nazionali e territoriali.
«La linea della Cisl – commenta il segretario generale Vincenzo Cavallo – resta quella del dialogo e del confronto. Non è il momento di prefigurare i risultati di un confronto che si deve ancora tenere. Quando si ragiona col Governo su come migliorare la manovra – spiega Cavallo – non si può allo stesso tempo scioperare. È una contraddizione che in passato non ha sortito risultati. Anche se i tempi per l’approvazione del bilancio sono stretti, la manovra non è scritta sulla pietra ed è perciò migliorabile nei punti che sono dal nostro punto di vista più iniqui e penalizzati. Il tavolo del 7 dicembre con il Governo, frutto del pressing esercitato in questi giorni dalla Cisl e dal nostro segretario generale Luigi Sbarra, è l’occasione per migliorare l’impianto della manovra e guadagnare margini di equità e giustizia sociale in una fase in cui la priorità deve essere la tutela delle fasce sociali più deboli e l’avvio di un serio e credibile piano di riforme strutturali per consolidare la crescita, l’occupazione, la giustizia sociale e la competitività del sistema paese nel lungo periodo».

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