Disfunzioni e inefficienze sanità pubblica  

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La scrivente Associazione ha tra le sue finalità statutarie: a) il promovimento di un modello di sanità pubblica che garantisca alle comunità la piena attuazione dell’art.32 della Costituzione; b) il promovimento di ogni utile iniziativa per una più efficace gestione del servizio sanitario pubblico; ove occorra, elevando proteste o promuovendo stati di agitazione nelle forme più opportune e, comunque, nel rispetto della legge;…… n) la collaborazione con Enti Pubblici al fine di garantire il buon funzionamento della sanità pubblica e la presenza di adeguate strutture sanitarie sul territorio.

Il servizio pubblico sanitario regionale, purtroppo, è afflitto da tempo da carenze e disfunzioni che mettono a rischio la vita delle persone e, in generale, la salute umana per l’impossibilità di poter usufruire di prestazioni sanitarie ed ospedaliere al momento del bisogno. Si tratta di situazione diffusa su tutto il territorio regionale che coinvolge anche i presidi ospedalieri da Maratea a Melfi. 

Tale situazione è chiaramente incompatibile con la tutela della salute quale diritto fondamentale dell’individuo contemplato dall’art.32 della Costituzione, che garantisce altresì cure gratuite in favore di indigenti. Si tratta di diritto, voluto dai costituenti, nell’interesse della collettività. La ratio della norma è quella di tutelare la salute nell’ambito dell’interesse collettivo per garantire la pace sociale.

La Legge 833/1978, in ossequio alla richiamata norma di rango costituzionale, ha soppresso il sistema sanitario mutualistico e istituito il Servizio Sanitario Nazionale, il quale prevede che la sanità pubblica sia bene universalmente fruibile. In Basilicata, purtroppo, tali precetti non vengono rispettati per l’assenza di gestioni oculate e soddisfacenti delle aziende pubbliche affidatarie dei servizi essenziali per la tutela della salute.                                                   

Le tristi vicende collegate alle lunghe liste di attesa per usufruire di prestazioni sanitarie ordinarie e specialistiche, sia in provincia di Potenza che in quella di Matera, sono arcinote e non abbisognano di elencazioni. Gli utenti che  non hanno la possibilità economica di ricorrere a prestazioni a pagamento, presi dalla disperazione, vengono indotti a commettere gesti inconsulti come accaduto giovedì 16 c.m.: un cittadino, recatosi il secondo giorno presso il CUP dell’Ospedale Madonne delle Grazie di Matera per prenotare una visita medica, in assenza di date disponibili a breve ed avendo la necessità di effettuare tale visita, si è scagliato fisicamente contro il vetro dello sportello; atto certamente deprecabile. 

Il servizio sanitario lucano, senza tema di smentita, può ritenersi un vero disastro sociale che, giorno dopo giorno, peggiora anziché migliorare.

In presenza di una politica impotente di fronte all’allarme sociale provocato dalle disfunzioni del sistema sanitario pubblico, con riflessi negativi sull’ordine pubblico, non resta che invocare i poteri sostitutivi dello Stato che, in subiecta materia, per fortuna ancora esistono.

Tanto premesso e ritenuto, si chiede ai Signori Prefetti di Potenza e Matera, per quanto rispettivamente di competenza territoriale, di monitorare le disfunzioni lamentate ed acclararle formalmente in ambito di procedimento prefettizio; all’esito, relazionare al Governo affinché provveda –con ogni urgenza- alla nomina di un Commissario straordinario per la gestione della sanità pubblica lucana. 

Si resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e collaborazione.

Stante l’evidente interesse sociale, la presente sarà divulgata attraverso  i social e gli organi di stampa al fine di informare le comunità che è possibile operare per migliorare le condizioni della sanità pubblica.

In attesa di cortese riscontro, distinti saluti.

La Presidente

                                                              Prof.ssa Felicia Rasulo

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