Un esordio lirico e ironico tra memoir e saga familiare, la ricerca delle origini tra una Mogadiscio magica e un’Italia in trasformazione: da sabato 6 a lunedì 8 luglio la cantante, attrice e scrittrice Saba Anglana sarà in Puglia per presentare il suo romanzo d’esordio “La signora Meraviglia“, uscito perla casa editrice Sellerio. Sabato 6 luglio alle 21:00 (ingresso libero) in Largo Vito Maurogiovanni a Bari, l’autrice dialogherà con la giornalista Gilda Camero per la quarta edizione di Lungomare di libri. Domenica 7 luglioalle 20:00 (ingresso libero), intervistata dal regista e sceneggiatore Alessandro Valenti, la scrittrice sarà nel Chiostro degli Agostiniani in viale Michele De Pietro 10 a Lecce. La serata, che rientra nella quarta edizione di Agostiniani Libri, rassegna letteraria del Comune di Lecce e della Biblioteca Ognibene, in collaborazione con Diffondiamo idee di valore, Conversazioni sul futuro e Libreria Liberrima, proseguirà alle 21:00 con la presentazione del libro “Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra” di Paolo Pecere (Sellerio), in dialogo con la giornalista Lara Gigante. Lunedì 8 luglioalle 19:30, infine, nel Cortile del Teatro Excelsior “Carmelo Bene” di Campi Salentina un appuntamento speciale promosso da Calasanzio – cultura e formazione ed Etnos – centro multiculturale in collaborazione con il Comune. Dal 2013, infatti, Saba Anglana è cittadina onoraria di Campi Salentina, per il suo talento artistico, il suo impegno sociale e le origini campiote del padre. Dopo i saluti di Alfredo Fina e Laura Palmariggi (sindaco e assessora alla cultura di Campi Salentina) e Tonio Cantoro (direttore Calasanzio), l’autrice presenterà il romanzo con Isabella Picci e Ilaria Grasso. «Da una ragazzina che tra gli arbusti di caffè africani fugge qualcosa di inevitabile parte un racconto vertiginoso che arriva fino a noi, le nostre strade, il cuore del nostro presente», scrive Marino Sinibaldi, saggista, già direttore di Rai Radio 3, direttore della rivista “Sotto il vulcano” (Feltrinelli), autore e voce del podcast Timbuctu (Il Post). «Una trama di affetti, conflitti e nostalgie, memorie tenaci, stupide burocrazie e dolcezze familiari dove ogni cosa diventa avventura, coraggiosa, pericolosa, vitale. E domina la sorprendente felicità di raccontare con allegria tutta la brutalità e la meraviglia del nostro tempo».
IL LIBRO
Un uomo insegue una giovane, poco più di una bambina, che corre disperata per salvarsi la vita. Lui è somalo, lei etiope, si chiama Abebech, e verrà abbandonata in Somalia con una figlia e un vuoto incolmabile dentro di sé. Nel 1938 l’Africa Orientale Italiana è un regno coloniale, un nuovo impero nato da pochi anni. Molti decenni dopo, nel 2015 a Roma, Dighei è una signora etiope dal carattere ribelle. Ha bisogno di prendere la cittadinanza, il governo ha imposto nuove regole per gli stranieri, anche per chi è in Italia da quarant’anni insieme al resto della famiglia. La nipote Saba aiuta la zia a muoversi nella burocrazia di una città faticosa e contraddittoria: dipendenti comunali confusi, documenti impossibili da reperire, barriere di ogni tipo, situazioni talmente assurde da diventare comiche. Questo percorso frustrante alla ricerca della agognata signora Meraviglia – come in casa chiamano la cittadinanza italiana – si rivela decisivo per comprendere la natura di un turbamento che da nonna Abebech fino a Saba stessa ha infestato tutte loro. Un sentimento oscuro, un senso martellante e oppressivo di vuoto, forse un bisogno insoddisfatto di capire chi si è davvero, la paura raggelante di non essere niente e nulla. Dal passato emerge la storia di una famiglia sin dall’inizio sradicata: Abebech giunge a Mogadiscio seguendo il caso e la necessità, e in ascolto dei presagi di un indovino. Qui conosce il suo futuro marito e finalmente, con i loro otto figli, sembra possibile una parvenza di felicità, di serenità familiare. Almeno fino a quando Abebech non inizia a scivolare in un abisso dove le parole e il senso della vita svaniscono. Forse è posseduta da uno spirito pericoloso e inquietante, che solo una donna può aiutarla ad affrontare. Questa donna ha un nome che tornerà molti anni dopo: Wezero Dinkinesh, letteralmente signora Meraviglia. Saba Anglana ha scritto un romanzo di verità violentissima e un memoir pieno di dolcezza, di ironia, a tratti picaresco. Nelle sue pagine che si muovono tra il presente e la Storia tutto è nuovo, diverso, inaspettato: gli spettri esistono davvero, la frustrazione quotidiana si scioglie in risata, il dolore viene condiviso senza vergogna, la violenza del passato si può disinnescare, tramutandola in una energia inattesa.
L’AUTRICE
Saba Anglana (Mogadiscio, 1970), cantante, attrice e scrittrice. I suoi album musicali, distribuiti in più di 60 paesi, compongono idealmente il suo albero genealogico, tra Italia e Africa Orientale. Come autrice, tra i diversi lavori, ha portato in scena il suo monologo teatrale Mogadishow e lo spettacolo musicale Abebech – Fiore che sboccia. Storia di identità, preghiera e guarigione.
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