Bosco urbano di oltre 5 ettari a Serra Rifusa

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Settemila specie arboree sui 5,6 ettari della collinetta di Serra Rifusa, saranno piantumate a costo zero per l’Amministrazione comunale, grazie a un contratto di sponsorizzazione. Ne danno notizia il sindaco, Domenico Bennardi, e l’assessore all’Ambiente Massimiliano Amenta. L’intervento da 194mila euro, prevedere piantumazione e manutenzione (irrigazione, sfalcio dell’erba e cure colturali) per il triennio successivo. L’imboschimento, oltre a portare linfa vitale sul verde urbano, va a consolidare tutto il fronte della collinetta, notoriamente interessato da storici movimenti franosi. Dopo la proposta di una prima azienda, la Spa “Arbolia”, l’Amministrazione comunale ha avviato l’iter di legge comparativo, per attrarre eventuali proposte migliorative di altre società interessate alla sponsorizzazione, come già avvenuto ad esempio sulla manutenzione delle aiuole in città. Per “contratto di sponsorizzazione” si intende quello a prestazioni corrispettive, mediante il quale una parte (sponsor) si obbliga a versare una somma di denaro, a fornire beni o servizi o ad effettuare lavori, a favore dell’altra parte (sponsee), la quale garantisce nell’ambito di propri eventi, iniziative o progetti, la possibilità di pubblicizzare in appositi spazi, il nome, il marchio, l’immagine, l’attività, prodotto o servizi simili; oppure distribuire prodotti e servizi a titolo promozionale, nei modi previsti dal contratto. L’Avviso pubblico è reperibile nella sezione dedicata sul sito web istituzionale del Comune, scade alle ore 12 del prossimo 10 luglio ed eventuali chiarimenti sulla procedura appaltante, si potranno chiedere dal 30 giungo al 4 luglio nella piattaforma telematica. Da cronoprogramma, l’attività dovrà iniziare a novembre 2023, per concludersi già entro la fine dell’anno. “Si tratta di un intervento che non comporta alcun onere economico per l’Amministrazione comunale -commentano Bennardi e Amenta- ma soprattutto tutela un’area a rischio dissesto idrogeologico, proteggendola anche da azioni speculative”. Dunque, da Matera arriverà una boccata d’ossigeno anche per la Basilicata, regione che secondo la Commissione europea è ai primi posti nell’emissione di gas serra.

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