I sapori della Basilicata sono protagonisti del programma tv di Raiuno PAESE CHE VAI, condotto da Livio Leonardi. Nella trasmissione di sabato 22 (ore 11,30) si parlerà di ricette, territorio, tradizioni … di una Basilicata considerata “museo diffuso”. Nell’azienda Di Gilio di Ferrandina sarà presentata la fase di lavorazione del caciocavallo,(simbolo della tradizione casearia meridionale. Nasce infatti da quella tecnica detta “a pasta filata” che il Sud Italia ha messo a punto nei secoli per garantire conservabilità e salubrità ai formaggi di latte vaccino. Il latte utilizzato, quello del proprio allevamento Podolico (un tempo razza dominante nel nostro Paese, oggi si è ridotta a circa 25.000 esemplari). Il Caciocavallo podolico è particolarmente pregiato e si presta alle stagionature prolungate. Un’occasione per ribadire l’importanza del provvedimento che introduce l’obbligo di indicare sull’etichetta del latte e di tutti i prodotti lattiero caseari realizzati in Italia la provenienza della materia prima. Una vera e propria sperimentazione, come ha ricordato il ministero delle Politiche Agricole, con la quale sarà possibile indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte UHT, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Un provvedimento – sottolinea la Cia di Basilicata – fortemente voluto ed atteso da allevatori e maestri caseari che portavano avanti l’antica tradizione della trasformazione del latte. Lucrezia Di Gilio, dirigente regionale e nazionale dell’Agia-Cia, è il simbolo della nuova generazione di agricoltori che rappresenta un moderno modo di comunicare attraverso le tecniche dello storytelling, utile a far avvicinare in modo amichevole soggetti con scarsità di conoscenza. È evidente che tale approccio rappresenta solo l’avvio di un percorso più complesso che si concretizza successivamente attraverso alcune fondamentali competenze e conoscenze. “Il Progetto Agricoltura, futuro giovane predisposto dall’Agia sulla base della parola d’ordine Passione, Amore, Energia per una nuova stagione dell’agricoltura lucana – sottolinea Rudy Marranchelli, presidente Agia Basilicata – è una risposta perché i giovani sono il “vivaio” da coltivare per salvare la regione. Esso contiene proposte semplici e concrete: un’agenzia per il riordino fondiario per facilitare l’accesso alla proprietà della terra; la costituzione di società miste giovani e anziani, società in cui l’anziano proprietario, titolare dell’azienda, entra in società con il giovane; misure per facilitare nuove imprese agricole attraverso l’accesso al credito e al mercato, la semplificazione normativa, la fiscalità agevolata, il supporto alla gestione. Le società di affiancamento rappresentano una delle risposte alla nuova sensibilità dei cittadini verso il cibo, l’agricoltura e la vita nelle aree rurali”.
Nella trasmissione tv si parlerà anche di altre produzioni e ricette, immancabile un salto a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.
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