Consigliere Vizziello: autonomia differenziata, una iattura per la Basilicata ma Bardi non la pensa così e impone alla maggioranza di votare contro la nostra mozione

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Autonomia differenziata, consigliere Vizziello: una iattura per la Basilicata, ma Bardi non la pensa così e impone alla maggioranza di votare contro la nostra mozione.

“Il Disegno di Legge Calderoli sull’autonomia differenziata è una vera e propria iattura per la Basilicata, ma il Presidente Bardi non la pensa così ed impone alla maggioranza di votare contro la nostra mozione diretta a restituire al mittente una legge che pretende di trattare i lucani come diversamente italiani”. Un autogol clamoroso del quale l’attuale maggioranza di governo sarà chiamata ad assumersi la responsabilità di fronte ai cittadini”.

E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale di Basilicata Oltre Giovanni Vizziello.

“Il Presidente Bardi esprimendosi a favore del modello di autonomia differenziata elaborato da Calderoli”-spiega Vizziello-“ ha praticamente proiettato i cittadini lucani nello scenario di un’Italia fatta di 20 regioni a statuto speciale, ciascuna delle quali potrà decidere autonomamente quali programmi scolastici adottare, come reclutare e retribuire i professori, chi curare e chi e chi no, quale codice stradale adottare o quale politica di tutela ambientale perseguire e questo sistema”-prosegue Vizziello-“ a detta del Presidente Bardi sarebbe una opportunità di riscatto per la Basilicata e per il Mezzogiorno, che aderendo a questo nuovo modello progettato dal costituzionalista Calderoli sarebbe in grado di mettersi alle spalle lo stereotipo del Sud piagnone e subalterno”.

“Francamente facciamo fatica ad immaginare una Basilicata migliore di quella di oggi se le politiche sanitarie fossero decise dagli Assessori Leone e Fanelli piuttosto che dai Ministri Speranza e Schillaci o se l’ultima parola in tema di programmi scolastici o di reclutamento dei professori spettasse all’assessore Galella piuttosto che al Ministro Valditara”-sottolinea Vizziello-“perché la sensazione, avvalorata dall’analisi puntuale del testo della legge Calderoli, è che i cittadini della Basilicata che già ora hanno una sanità, una scuola, una mobilità peggiore di quelli che vivono al Nord andranno a stare ancora peggio e non potranno farci niente, perché le discriminazioni e i divari verranno sanciti per legge”.

“Abbiamo provato nel corso della discussione di ieri in Consiglio regionali a porre alcune questioni di merito”- ricorda Vizziello- “come quella della invarianza finanziaria del bilancio dello Stato nonostante l’attuazione dell’autonomia differenziata dovrebbe costare secondo gli economisti 60 o 70 miliardi di euro, senza riuscire tuttavia a strappare la disponibilità del Presidente Bardi ad ulteriori e quanto mai opportuni approfondimenti, magari ad opera di centri studio o autorità terze”.

“Il risultato positivo della discussione consiliare di ieri” -conclude Vizziello- “è stato quello di obbligare il Presidente Bardi e i consiglieri regionali di maggioranza a metterci la faccia, cioè ad esprimersi in modo chiaro sulla legge Calderoli nella massima assise regionale, ponendo fine ai giochetti di bassa politica come il far venire meno il numero legale nelle sedute consiliari o peggio ancora non comunicare ai lucani il voto favorevole al progetto Calderoli in sede di Conferenza Stato regioni, un modus agendi che è contrario ai principi della democrazia e  che ieri non è andato in onda, consentendo così ai cittadini di sapere con chi prendersela se, per effetto di una legge inaccettabile, le cose per in futuro andranno peggio di come vanno ora”.

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