Cia: la lotta non si ferma, rivendicazioni sui tavoli nazionali e Ue

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“Noi non siamo stati mai fermi, né nei mesi scorsi né in queste ore. Stiamo conducendo una battaglia importantissima sui tavoli istituzionali per restituire all’agricoltura italiana ciò che l’Europa, con norme troppo rigide e adottate in un momento di crisi epocale, sta togliendo all’intero comparto, con gravi ripercussioni anche in Puglia”. Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, illustra la strategia che vede impegnata l’organizzazione con un lavoro quotidiano sui tavoli istituzionali.

La Cia lucana, dopo l’assemblea di Lavello (Vulture-Melfese) annuncia il calendario delle prossime iniziative: martedì 6 incontro (sede Cia Potenza, via dell’Edilizia, ore 17) componenti direzione Cia Potenza e Matera con Anci e Upi, a seguire riunione dei direttivi comunali del Potentino; mercoledì 7 assemblea del Metapontino; giovedì 8 a Filiano; fine settimana Collina Materana; il 13 Val d’Agri-Senisese. L’incontro di martedì 6 con Anci ed Upi si concluderà con una conferenza stampa (ore 17,30 sede Cia Potenza, via dell’Edilizia) per presentare ai giornalisti documenti e proposte Cia sulle criticita’ che vive il comparto agricolo.

 “Deve essere chiaro che noi portiamo avanti il nostro programma e le nostre azioni attraverso le rivendicazioni nazionali e una decisa iniziativa a livello europeo, dove si fanno scelte troppo importanti per il futuro dell’agricoltura”, aggiunge Sicolo.

 “Da Bruxelles, come ha sottolineato il presidente nazionale Cristiano Fini, devono arrivare risposte forti, strutturali, non il ‘contentino’ che pensano di averci dato proponendo la deroga temporanea all’obbligo di mantenere incolti il 4% dei terreni coltivabili. È una proposta evidentemente debole e insufficiente a dare risposte su tutti i limiti e le incongruenze della Pac, la Politica agricola comune, su cui ci stiamo battendo non dall’altro ieri ma ormai da mesi. Su questo tema continueremo a batterci con forza, su tutti i tavoli istituzionali da cui può e deve maturare una diversa presa di coscienza sulla situazione dell’agricoltura europea e sulle specificità di ogni Paese. L’Italia è tra i fondatori e motori più importanti e prestigiosi dell’Unione Europea, dunque deve far valere le ragioni che stiamo spiegando e illustrando da mesi, con decine di incontri con gli agricoltori che Cia Basilicata ha promosso per aree territoriali in tutta la regione, con una costanza e una coerenza che nessuno può contestarci. Dobbiamo poter continuare a garantire la sicurezza alimentare e le politiche comunitarie devono supportare le nostre attività, non ostacolarle”. “Le nostre iniziative non si fermeranno fino a quando non otterremo risultati tangibili – prosegue il presidente di Cia PotenzaMatera Giambattista Lorusso  – perché l’ultima annata è stata drammatica: nessuna filiera ha coperto i costi di produzione e la Pac, Politica agricola comunitaria, ha defalcato i contributi alle aziende agricole”.

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