Ancora una volta vale il detto: “Tuona a Matera e piove a Potenza”.
L’assessore regionale alle attività produttive, Alessandro Galella, “si porta a casa” il progetto della Academy che prevedeva l’istituzione nell’Hub di San Rocco di un laboratorio di incubazione per talenti e start up in grado di produrre innovazione e creare le condizioni per generare occupazione e sviluppo.
Il progetto, inserito nel Piano strategico regionale 2021-2030, ha una dotazione finanziaria di 3milioni di euro (Fondi Sviluppo e Coesione) che rischiano di andare perduti se non utilizzati entro il 2023. Nessun passo concreto in tal senso è stato compiuto dalla Regione che nel contempo però in mattinata con una conferenza stampa ha annunciato l’avvio di un’iniziativa che ricalca (si potrebbe dire copia) integralmente il progetto dell’Academy e ne cambia solo la sede: Potenza e non più Matera.
Va sottolineato che l’Academy delle imprese culturali e creative punta a creare impresa sul territorio regionale, in linea con il disegno del piano strategico. Quello che è stato presentato a Potenza è invece solo un corso di alta formazione che rinvia di qualche mese l’esodo dei cervelli senza generare le condizioni per creare imprese locali e perseverando negli errori commessi finora che hanno portato solo a sprechi di risorse.
E’ vero, inoltre, che l’idea dell’ex consigliere regionale Enzo Acito, messa a punto dalla Spici (società per l’innovazione la cooperazione e l’internazionalizzazione) su impulso della Regione Basilicata prevede la possibilità di istituire più laboratori di alta innovazione nei settori dell’aerospazio, dell’energia, dell’automotive, del turismo e della bioeconomy.
E’ altrettanto vero però che siano stati totalmente ignorati nella scelta del luogo in cui far partire il primo laboratorio regionale sull’innovazione, i finanziamenti già pronti per l’Academy di Matera. Non si è tenuto conto neanche del fatto che la città sia stata tra le 5 a sperimentare l’uso del 5G in Italia, che abbia aperto nel 2019 l’Hub tecnologico di San Rocco, che sia già sede della Casa delle Tecnologie Emergenti, la prima istituita nel Paese.
La scelta dell’assessore Galella appare quindi dettata esclusivamente da uno strabico disegno territoriale, privo di qualsiasi logica programmatica e in dissenso rispetto alla linea politica di sviluppo che la stessa Regione ha indicato nel suo PRS 2021-2030.
Auspichiamo pertanto che il titolare della delega alle Attività produttive, folgorato sulla via di Milano per aver incontrato un talento lucano che rappresenta un orgoglio per la Basilicata, possa impegnarsi per dar vita in tempi brevissimi alla Academy di Matera senza ulteriori indugi e prima che termini il suo mandato.
“Ricordiamo inoltre – evidenzia il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi – che l’Academy rappresenta solo un tassello del più importante progetto di creazione della Zes per le imprese culturali e creative che contiene anche l’istituzione dell’Its nel settore del turismo e dell’accoglienza, che andrebbe a sublimare e ad elevare il potenziale di quelle realtà già presenti sul territorio lucano, come l’Istituto Centrale del Restauro, e fornire stimoli giusti all’innovazione alle agenzie regionali di promozione turistica e culturale come anche la Lucana Film Commission, che ha sede a Matera solo virtualmente.
Il progetto della Zes cultura, che aveva come suo epicentro l’area dell’ex pastificio Padula, annunciato dal presidente Bardi è rimasto lettera morta nonostante la sua legge istitutiva sia stata presentata il 14 luglio 2021 all’allora Ministro per il Sud, Mara Carfagna.
La speranza è che la Regione voglia riavviare un dialogo proficuo con la città di Matera e con le sue vitali componenti associative per rimettere in asse tutti quei progetti che appaiono per ora solo colposamente dimenticati ma che se non dovessero riprogrammati, assumerebbero le sembianze di una strategia assurdamente dolosa”.
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