
“Venerdì in consiglio comunale l’amministrazione ha compiuto un’azione inaccettabile, che rivela
l’incapacità di governo: con una modifica allo statuto si affidano deleghe a cittadini non eletti, ignorando il
principio della democrazia”.
E’ la dichiarazione di Nicola Maria Sassone, consigliere comunale di opposizione, rispetto alla modifica
dell’art. 19 comma 1 dello statuto comunale.
“Rappresenta a mio avviso una lesione del principio di rappresentanza democratica, che è fondamento
non solo del nostro ordinamento locale, ma dell’intero assetto costituzionale della Repubblica. Il consiglio
comunale è l’organo di indirizzo politico e di controllo, eletto direttamente dai cittadini, e proprio in virtù
di questo mandato democratico, ogni funzione di governo dovrebbe restare saldamente in capo a chi ha
ricevuto legittimazione popolare. E invece il conferimento di deleghe a soggetti esterni, per quanto
formalmente possibile, apre una deriva pericolosa: si affida l’esercizio di funzioni pubbliche a figure non
elette, non soggette a vincoli di trasparenza politica né a responsabilità diretta nei confronti dell’elettorato.
Lo statuto comunale è la carta fondamentale della nostra istituzione, e ogni sua modifica dovrebbe
rafforzare, non indebolire, i principi della rappresentanza democratica. Delegare poteri a persone non
elette significa svuotare di significato il ruolo del consiglio, e rischia di creare figure ibride, prive del
mandato popolare ma con poteri che incidono sulla vita pubblica”.
“Questa scelta – conclude il consigliere – potrebbe anche creare ambiguità nei ruoli e nei rapporti
istituzionali, aprendo la strada a conflitti di competenza, opacità amministrativa e un indebolimento
dell’autorevolezza del consiglio stesso”.
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