
Dopo un anno di battaglie sindacali, Poste Italiane accoglie la richiesta di mobilità di una madre lavoratrice: l’articolo 41 del CCNL si apre alle fragilità familiari finora escluse
TARANTO 14 luglio 2025 – UILPoste Taranto comunica che, a seguito di un’azione condotta in stretta collaborazione con la UIL territoriale e le Segreterie Nazionali UIL e UILPoste, l’autismo è stato finalmente riconosciuto tra le condizioni meritevoli di tutela ai sensi dell’art. 41 del CCNL di categoria.
Il caso riguarda una lavoratrice tarantina, madre di un bambino autistico, che da tempo chiedeva di essere trasferita presso una sede più vicina al proprio domicilio, per poter conciliare le esigenze familiari con quelle professionali. Una richiesta più volte respinta, a causa della mancata inclusione dell’autismo tra le patologie considerate prioritarie per la mobilità.
“Abbiamo affrontato questa vicenda con la serietà e la determinazione che meritava – dichiara Giuseppe Manfuso, segretario generale UILPoste Taranto –. Non era solo una questione contrattuale, ma un tema di civiltà. Ci siamo battuti per il riconoscimento di un diritto, consapevoli che questa battaglia non riguardava solo una singola collega, ma tutte le famiglie che affrontano ogni giorno la complessità legata alla disabilità”.
La mobilitazione, iniziata nel 2024, ha previsto la raccolta di documentazione medica, il confronto con il medico competente centrale, la presentazione di pareri legali e l’attivazione di iniziative pubbliche. Il tutto con un solo obiettivo: ottenere un’interpretazione più equa e inclusiva dell’articolo 41 del contratto.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito a modificare una prassi che escludeva ingiustamente intere categorie di bisogni familiari – prosegue Manfuso –. Poste Italiane, seppur tardivamente, ha compreso la fondatezza della richiesta e ha dato una risposta positiva. Va riconosciuto come un passo importante”.
Gennaro Oliva, coordinatore generale UIL Taranto, sottolinea il valore collettivo dell’esito raggiunto: “Questa esperienza dimostra quanto sia essenziale un’azione sindacale che tenga insieme i diritti contrattuali e le istanze sociali. Non parliamo solo di una mobilità, ma di un precedente utile a tutti quei lavoratori che oggi vivono situazioni analoghe. Voglio esprimere un plauso convinto alla UILPoste di Taranto per la tenacia, la competenza e la sensibilità con cui ha portato avanti questa battaglia: è la dimostrazione di come il sindacato, quando è vicino ai lavoratori, sa offrire risposte concrete”.
La collega, da stamane 14 luglio, è in servizio presso la sede più prossima alla propria residenza, un risultato che consente finalmente di conciliare lavoro e vita familiare con dignità e sostenibilità.
“Non si tratta di una concessione – conclude Manfuso – ma dell’applicazione concreta di un diritto che per troppo tempo è stato ignorato. Continueremo a lavorare perché questa apertura diventi stabilmente parte della cultura aziendale”.
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