
Il Segretario Generale Giuseppe Andrisano commenta l’incontro con il Comando Interregionale Marittimo Sud
Taranto, 30 aprile 2025 – Si è svolto ieri, su iniziativa dell’Ammiraglio Vincenzo Montanaro, Comandante del Comando Interregionale Marittimo Sud, un incontro di rilievo che ha visto il coinvolgimento inedito di tutti i responsabili degli Enti e Comandi del territorio di Taranto sotto la giurisdizione del Comando Marittimo. Un’occasione utile per discutere il futuro della Marina Militare nella nostra città, in vista del confronto nazionale ormai prossimo.
“Abbiamo ribadito con forza – dichiara Giuseppe Andrisano, segretario generale UILPA Taranto – che siamo arrivati a un punto di non ritorno. Non si può più rinviare la scelta politica sul mantenimento del ruolo pubblico della manutenzione navale e del supporto operativo. Attorno a questi comparti ruotano circa tremila lavoratori tra personale diretto e indotto. Non parliamo solo di numeri, ma della tenuta sociale ed economica di un’intera comunità.”
Durante l’incontro, UILPA ha riportato al centro del dibattito la necessità di rivedere la Legge 244/2012, che ha colpito duramente il personale civile della Difesa.
“È inaccettabile – continua Andrisano – che una norma abbia cancellato 10.000 posti di lavoro senza prevedere un piano di ricambio. Taranto ha bisogno di almeno 2.000 nuove assunzioni. Serve un piano straordinario, snello, basato sulle reali esigenze del territorio, che metta al centro le professionalità e garantisca futuro a chi vuole restare e lavorare qui.”
Un altro punto chiave è l’assenza di una strategia industriale adeguata.
“Non si può pensare al futuro – afferma Andrisano – senza un piano industriale aggiornato, che risponda ai cambiamenti tecnologici e preveda percorsi formativi seri e mirati. Solo così possiamo ridurre il ricorso all’esternalizzazione, che sta impoverendo il know-how interno e favorendo interessi privati a scapito dell’occupazione pubblica.”
UILPA Taranto ha anche rilanciato la proposta di localizzare nel capoluogo ionico parti delle costruzioni navali previste dalla Legge Navale.
“Taranto – aggiunge – può e deve essere un polo di eccellenza. Se si portassero qui lavorazioni oggi svolte altrove, si aprirebbero reali prospettive occupazionali per il territorio. Non servono promesse, ma scelte coraggiose.”
Attenzione è stata posta anche sul personale ex militare transitato nei ruoli civili.
“Parliamo di lavoratori che hanno subito limitazioni sanitarie e che spesso operano in condizioni difficili. A loro dobbiamo garantire formazione, sicurezza, e il diritto al rientro nelle sedi di origine. Non possiamo lasciarli soli”, denuncia Andrisano.
Infine, il sindacato ha puntato il dito contro il divario salariale tra personale militare e civile.
“È una vergogna che i salari dei civili restino fermi, e che il tetto al salario accessorio imposto dalla legge Madia continui a penalizzare i lavoratori. Questo gap va colmato, se davvero si vuole riconoscere pari dignità e professionalità a chi ogni giorno manda avanti la macchina dello Stato”, conclude il segretario generale.
“Per tutte queste ragioni – chiosa Andrisano – chiediamo che il Comando Marittimo si faccia carico delle istanze espresse dal territorio e dalle organizzazioni sindacali. Ora servono i fatti. Taranto non può più aspettare. Il processo di civilizzazione del Ministero della Difesa passa anche da qui.”
——————————— FINE DELLA NOTA ———————————