
Manfuso (UIL Poste): “Pratiche inaccettabili, urge intervento”; Oliva (UIL Taranto): “Azienda corresponsabile se non agisce”; Votano (ADOC): “Ingiustizia verso i cittadini: pronto il ricorso all’Autorità”
Taranto, 21 luglio 2025 – UIL Poste Taranto denuncia con forza una pratica sistematica e gravissima che si starebbe verificando all’interno del Centro Logistico di Taranto Recapito. Secondo segnalazioni circostanziate, alcuni plichi di Posta1 già tracciata ma non consegnata verrebbero reintrodotti di nascosto nei casellari dei portalettere, marcati in modo da eludere i controlli, con il rischio che vengano imbucati giorni dopo la data ufficiale di partenza.
“Se confermata, si tratta di una vera e propria truffa ai danni dei cittadini e dell’azienda – denuncia il segretario generale della UIL Poste Taranto, Giuseppe Manfuso –. Il mittente paga un servizio tracciabile e garantito, mentre il destinatario riceve corrispondenza che risulta falsamente consegnata nei tempi previsti. È inaccettabile.”
La pratica, secondo UIL Poste, lede la credibilità di Poste Italiane, ma è anche il sintomo di una gestione opaca e priva di controlli all’interno del centro, su cui da tempo il sindacato lancia l’allarme. “Sono mesi che segnaliamo irregolarità senza ricevere risposte concrete. Ora però – prosegue Manfuso – ci sono le prove. Non ci sono più alibi: si accertino le responsabilità e si adottino sanzioni esemplari. Chi alimenta un clima di impunità deve risponderne”.
All’indignazione della categoria si unisce la voce della UIL Taranto, per bocca del coordinatore territoriale Gennaro Oliva: “Siamo al fianco dei lavoratori onesti e dei cittadini traditi nella loro fiducia. Questa situazione è vergognosa e rappresenta un insulto a chi ogni giorno svolge con correttezza il proprio lavoro. Chiediamo all’Azienda un intervento immediato. Se non agirà, sarà corresponsabile.”
Anche l’ADOC Taranto, associazione a tutela dei consumatori, prende posizione sulla vicenda con un intervento deciso del Presidente provinciale Domenico Votano: “Se confermate, queste pratiche rappresentano un inganno inaccettabile ai danni di utenti che hanno pagato per un servizio trasparente, puntuale e tracciabile. Il cittadino non può essere l’anello debole di un sistema che devia dalla legalità per colpa di mala gestione o peggio, di complicità interne.”
L’ADOC sottolinea come la manipolazione della corrispondenza possa avere gravi conseguenze legali e personali, specialmente quando si tratta di comunicazioni ufficiali, scadenze o notifiche importanti. “Questa non è solo una violazione contrattuale – aggiunge Votano – ma una potenziale compromissione dei diritti dei cittadini. Chiediamo a Poste Italiane di intervenire immediatamente, fare chiarezza e ristabilire condizioni di legalità e affidabilità del servizio. In caso contrario, valuteremo ogni azione utile a tutela degli utenti, anche attraverso l’Autorità Garante.”
L’associazione invita inoltre gli utenti a segnalare eventuali anomalie ricevute tramite Posta1 e mette a disposizione il proprio sportello per supportare ogni cittadino coinvolto.
“Saremo parte attiva – conclude Votano – in ogni azione volta a contrastare abusi e garantire ai cittadini un servizio postale all’altezza degli standard promessi e pagati. Su questi temi non si può chiudere un occhio.”
La UIL chiede dunque che RAM e MAL intervengano con urgenza per accertare i fatti e procedere con i necessari provvedimenti disciplinari verso chiunque favorisca o copra comportamenti illeciti. Il sindacato, con fermezza, conferma che continuerà a monitorare e denunciare ogni tentativo di manipolazione del servizio postale.
“Non resteremo in silenzio – conclude Manfuso –. Pretendiamo trasparenza, rispetto per il lavoro e per l’utenza. Chi sbaglia deve pagare.”
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