
Lo ha dichiarato Biagio Maimone, Coordinatore Nazionale per l’Italia della Rete Mondiale del Turismo Religioso
Potenza, 24 giugno 2025 – La Rete Mondiale del Turismo Religioso –
World Religious Tourism Network
www.tourismandsocietytt.com/red-mundial-turismo-religioso, della quale Pilar Valdés Arroyo è General Manager e Edit Székely è Direttrice per l’Europa, presente in 18 Paesi, è nata con lo scopo di promuovere il turismo e la cultura religiosa in diverse Regioni e Paesi come mezzo di dialogo interreligioso e interculturale, sviluppo territoriale e rafforzamento del patrimonio spirituale.
La Rete Mondiale del Turismo Religioso ha nominato Biagio Maimone, giornalista e comunicatore originario di Maratea, cittadella della Basilicata, Coordinatore Nazionale per l’Italia.
Maimone, Direttore dell’Ufficio stampa dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, ha promosso l’iniziativa “Area Sud della Basilicata patrimonio mondiale dell’umanità“, che ha ottenuto il sostegno del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, dell’ex Ministro della Cultura Sangiuliano, del Ministro Alberta Casellati, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, del Ministro delTurismo Daniele Santanchè e del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e della Regione Liguria
Maimone ha definito Maratea “la Cittadella Verde” per il suo rigoglioso paesaggio naturalistico, che custodisce nelle sue 44 Chiese il senso sacro della vita, che si manifesta nella fervida religiosità espressa dai suoi cittadini .
Tale marcata religiosità è evidenziata anche dalla statua del Cristo Redentore, molto elevata, posta sulla cima di un suo monte caratteristico, che volge il suo sguardo verso la Basilica di San Biagio, in cui sono custodite, con cura, le reliquie del Santo Patrono della Città, che è San Biagio.
Maratea per le sue caratteristiche può essere meta privilegiata di un turismo religioso che coniuga il senso sacro della vita all’amore per la natura, curata, da sempre, con tenerezza e affetto, dai suoi abitanti.
La natura è amata e custodita dai cittadini di Maratea per essere considerata espressione della bellezza spirituale che viene donata all’uomo da Dio perché la faccia risplendere con le sue mani premurose perché possa generare i suoi frutti imperituri.
Così è per il verde, i fiori, le acque, le valli, le montagne della città di Maratea, che esprimono con il loro splendore incontaminato, l’armonia del creato scaturente da un dono divino.
Quale luogo, più di Maratea, può essere meta esemplare di un turismo che riscatta il senso sacro della vita, come fa il turismo religioso?
Maimone è convinto che l’intera Regione Basilicata, oltre ad essere ricca di petrolio, di gas naturale, di acqua e, nel contempo, di natura rigogliosa, di tradizione, di cultura e di bellezza paesaggistica, è ricca di cultura religiosa e può diventare meta di un turismo religioso senza pari.
Trascurata, sconosciuta, la Basilicata tuttavia possiede, secondo Maimone, un suo fascino particolare, che si manifesta nei paesaggi, nelle infinite chiese, nei piccoli borghi, nelle meravigliose vallate incontaminate, in cui abitano contadini dediti al pascolo, da cui traggono sostegno ed economia. La storia e la tradizione della Basilicata sono poco note per essere una Regione in cui regna il silenzio, una terra che tace la propria ricchezza e che, per tale motivo, cerca nella spiritualità la sua vera anima.
L’intera Regione Basilicata è un cammino spirituale tra paesini incastonati nelle montagne, che con le loro Chiese colme di preghiere e di fede genuina, manifestano la propria tenera spiritualità, tutta da scoprire e da vivere intensamente .
Gesù si può dire che sia passato da questa Regione, che ha segnato percorsi spirituali nei suoi sentieri, nei quali la gente si raccoglie in preghiera e ascolta, nel contempo, l’armonia della natura.
Canterina ed allegra per quanto attiene le sue vallate percorse da ruscelli veloci e borbottanti la melodia della natura, che mai sembra appassire, ma sempre rifulgere di luce e verde, non sfiorato dal passare delle stagioni, la Basilicata potrebbe rendere molto sul piano del turismo religioso.
Città come Matera, Melfi, Venosa, Potenza, Rionero in Vulture e tutta l’area sud sono mete turistiche religiose, così come lo sono Metaponto e tutta la costa ionica.
Occorre tenere in considerazione anche il patrimonio costituito dalle sue acque abbondanti, che sicuramente non saranno soggette a siccità proprio in quanto incastonate dentro vallate rigogliose e tali da proteggere il loro fluire veloce e fulgido. Potrebbe tale patrimonio acquatico costituire un ottimo serbatoio per quelle zone, sia del Sud, sia del Nord, che incominciano a conoscere la siccità per la loro conformazione naturalistica. La conformazione naturalistica della Regione Basilicata, invece, è tale da rendere ottimizzabile il patrimonio delle acque e del verde.
La cultura green della Regione deve essere valorizzata per porla a disposizione di altre Regioni che possono subire i danni causati dal deterioramento dell’ecosistema. Il turismo religioso può contribuire alla conoscenza delle caratteristiche proprie di questa Regione, che pochi, in realtà, conoscono.
Far vivere in Basilicata il turismo religioso consente di godere della purezza delle acque, della natura, delle vallate, degli alberi sempre verdi, che sono mezzi green e spirituali per rigenerare il corpo e lo spirito in un universo sempre più inquinato e, perciò, ammalato. Occorre far scoprire agli italiani e ai turisti del mondo intero la Basilicata, che, per le sue doti naturali ed ambientali, si distingue da ogni altra Regione italiana.
La Basilicata rappresenta, secondo Maimone, una Regione in cui far vivere il bello, il buono, il salutare, il verde della natura bucolica, ossia un turismo religioso, un turismo dell’anima, un turismo sostenibile alternativo ad altre forme di turismo, più caotiche e frenetiche, meno attente alla salute dei turisti.
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