
La dotazione organica del personale ATA prevista sino al 2025 si è già rilevata da tempo insufficiente. E’ il giudizio di Uil Scuola dopo che l’amministrazione ha presentato la bozza di decreto interministeriale comprensiva delle relative tabelle che confermano anche per l’anno scolastico 2025/2026, le precedenti dotazioni organiche pari a 196.477 unità. A questo – sottolinea Uil Scuola – si aggiungono la mancata attivazione dell’organico PNRR e i tagli di 2.174 collaboratori scolastici introdotti dall’ultima Legge di Bilancio, con decorrenza dall’a.s. 2026/2027. Denunciamo da tempo come il sistema di calcolo dell’organico ATA – si sostiene in una nota – continui a basarsi su una serie di parametri numerici come il numero dei plessi, il numero degli alunni e di quelli con disabilità che risultano insufficienti rispetto alla realtà che vivono le scuole: migliaia di plessi con la presenza di un solo collaboratore scolastico, adempimenti di segreteria, sempre più articolati e complessi che, in tanti casi, vanno ben oltre gli obblighi stabiliti nel Contratto di Lavoro e assistenti tecnici del primo ciclo senza un profilo che ne specifichi i compiti, e che prestano servizio in più scuole contemporaneamente. Non è più rinviabile un cambio del sistema di calcolo che tenga conto della complessità delle scuole e un intervento legislativo che consenta l’autorizzazione di tutti i posti vacanti su cui procedere con le immissioni in ruolo. Il segretario regionale Luigi Veltri sottolinea che ci sarà ancora un colpo negativo per il sistema di reclutamento del personale scolastico e ATA che in Basilicata già mostra gravi criticità, con numeri che raccontano una realtà di precariato diffuso che incide direttamente sulla qualità dell’istruzione. In provincia di Potenza gli Ata con contratto a tempo determinato sono 2.002, il 22,6% del totale; in provincia di Matera gli Ata con contratto a tempo determinato sono 1.004, il 27,3% del totale. Dai risultati elezioni delle RSU nella scuola – aggiunge Veltri – è emerso evidente l’impegno per difendere l’istituzione scolastica, i diritti di ragazzi e famiglie e di docenti, Ata e amministrativi. La Uil Scuola in Basilicata con 1820 (di cui 1370 in provincia di Potenza e 450 in quella di Matera) supera il 19% e ottiene 44 Rsu contribuendo alla tenuta dei sindacati confederali rispetto a quelli autonomi. Nonostante la diminuzione di votanti rispetto al 2022 la Uil Scuola va avanti del 6,1%, in termini di voti più 411 e in termini di Rsu conquista più 9 Rsu. Anche in provincia di Matera un buon successo passando da 296 a 450 voti, con un aumento del 50% e da 7 a 9 Rsu.
Un risultato straordinario – dice Veltri – specie se si pensa che nel 2018 raggiungevamo meno del 10% e non avevamo presenze e Rsu in tanti istituti scolastici. Adesso siamo il primo sindacato in otto istituti della provincia di Potenza. Un trend che è in linea con il risultato nazionale che vede la Uil Scuola sfiorare appunto il 19%. Siamo molto soddisfatti. È un risultato che ci riempie di orgoglio e arriva come risposta a scelte non sempre facili da prendere. Abbiamo deciso di seguire la nostra linea di ascolto, coerenza, impegno e attenzione e il personale della scuola ci ha scelto. Abbiamo fatto da apripista nel non firmare il ccnl e questo atteggiamento di coerenza e coraggio – sottolinea Veltri – c’è stato riconosciuto da tutto il personale che vive una condizione difficile per gli effetti del sovradimensionamento scolastico e della precarizzazione. Adesso – afferma – avvertiamo il peso di una nuova responsabilità per i consensi che ci sono arrivati e rilanceremo le nostre iniziative in tutte le scuole in una fase sempre più difficile per la scuola lucana e italiana.–