Scorie nucleari, Giordano: “Basta sacrifici per la Basilicata, il Ministero chiarisca le modalità di selezione”

Condividi subito la notizia

“Basta sacrifici per la Basilicata. Le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che prospettano l’Autorizzazione Unica per il Deposito Nazionale delle scorie nucleari già nel 2029 e l’entrata in esercizio nel 2039, con la minaccia di decisioni governative d’ufficio in caso di mancata intesa con i territori, preoccupano e non poco. Parole che esprimono un’assenza di riguardo per le realtà territoriali e per le loro legittime preoccupazioni. Non possiamo restare indifferenti. Non possiamo accettare decisioni che ignorino le peculiarità delle nostre aree e la volontà delle nostre comunità”.

Lo dichiara il Presidente della Provincia di Potenza e dell’Upi Basilicata, con delega nazionale all’Ambiente, Christian Giordano, che prosegue: “La Basilicata, già quarta in Italia per volume di rifiuti radioattivi detenuti (4.280 metri cubi, il 13,10% del totale nazionale), è stata indicata nella carta nazionale delle aree idonee con ben 10 siti (più due al confine con la Puglia) che coinvolgono i comuni di: Matera, Montalbano Jonico, Bernalda, Montescaglioso, Irsina e Genzano di Lucania.

Come Provincia di Potenza abbiamo partecipato a tutti gli incontri preliminari che si sono svolti presso la Regione Basilicata presentando un’istruttoria dettagliata che dimostra in modo inequivocabile la non idoneità dei nostri siti ad ospitare tale insediamento.

Rischio sanitario, contaminazione del territorio, depauperamento del suolo e delle risorse idriche, sono solo alcuni dei rischi ai quali rischiamo di andare incontro. La questione delle scorie nucleari non è un mero tecnicismo, ma un’eredità gravosa che lasceremo alle future generazioni condannandole ad un avvenire offuscato da inquietanti incertezze.

L’aspetto che più ci preoccupa, però, è la confusione che si sta generando intorno alla procedura di individuazione, non è ancora chiaro nemmeno se il Ministero abbia come obiettivo l’identificazione di un sito unico o l’utilizzo di più siti. Mai come oggi, a fronte dell’incertezza generata da queste titubanze, i territori meritano delle indicazioni chiare sulla modalità di selezione.

La Basilicata è una terra tristemente provata che chiede rispetto e tutela. È il momento di agire, al di là di ogni distinzione partitica, per salvaguardarla.

Abbiamo il dovere di dare alla nostra regione un futuro diverso e di proteggere l’avvenire dei nostri figli, che va costruito, non svenduto.”

Views: 0

Condividi subito la notizia