Polese (Italia Viva) su futuro del Crob in Quarta Commissione consiliare

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Potenza, 21 luglio 2023. “Il confronto odierno nella Quarta Commissione sul futuro del Crob è stato utile per capire la strada da percorrere senza danneggiare il territorio e senza mortificare le legittime aspirazioni di ciascuno. Non c’è dubbio – dichiara Polese – che va messo in atto un piano di rilancio che tenga conto di tutte le istanze per offrire una prospettiva reale di futuro all’eccellenza oncologica lucana”. E’ quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che spiega: “Nel mio intervento sono partito dal fatto che non si può nascondere che il Crob da anni sopravvive in una situazione di ‘non governo’, con la successone di direttori generali a singhiozzo che hanno determinato un progressivo abbandono del nosocomio a logiche spesso casuali. Anche oggi la Direzione generale è affidata ad un commissario straordinario mentre la Direzione Sanitaria è di un facente funzioni. In un contesto già complesso di suo si inserisce la delibera del 16 giugno scorso ‘Potenziamento dell’Irccs – Crob’ che ha destato evidentemente preoccupazione tra il personale e i sindacati. Credo che la riunione di oggi con l’intervento anche del presidente della Giunta regionale Bardi sia servita a fare chiarezza anche dopo le sollecitazioni da noi poste”.

E ancora spiega Polese: “Mi pare che con la scelta di convocare in prossime riunioni, sempre della Quarta Commissione, tutti i soggetti istituzionali, sociali e sindacali interessati alla vicenda Crob prima di procedere ad approvare un nuovo Piano, si sia posto rimedio almeno ad un evidente errore metodologico. Del resto, io credo che l’obiettivo di tutti sia quello di voler potenziare le attività e rilanciare l’ospedale oncologico. Ovviamente, come ha spiegato il direttore di Agenas Mantoan, bisogna essere bravi a conciliare le esigenze normative e tecniche per una effettiva razionalizzazione del Crob con quelle che sono le prerogative di un governo politico delle questioni”. “Per il resto, credo vada fatto tutto con una giusta mediazione in un contesto temporale adeguato, al fine di garantire che il Crob mantenga i requisiti scientifici per il riconoscimento Irccs ed europeo e non mortifichi chi per anni ha fatto la storia dell’istituto”, conclude Mario Polese.–

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