San Sago, chi ha sbagliato la strategia di lotta sia pronto ad assumersi le proprie responsabilità, se la Calabria rilascerà l’autorizzazione ci saranno colpevoli anche tra le fila dei contrari apparenti. 

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La valutazione di incidenza emanata dalla Regione Basilicata è l’atto amministrativo da combattere, sono state le parti sociali a  costringere  la politica Regionale ad approvare una mozione in Consiglio per mettere in discussione la “vinca”.  

Dopo il voto unanime in Consiglio Regionale qualcuno ha lavorato per salvare la faccia della politica governativa, vanificando l’impegno di chi non aveva accettato nessun compromesso.

Si continua ancora oggi a trattare il tema di S. Sago in modo strumentale, i personaggi che scientemente hanno tenuto fuori dalle riunioni la vera voce delle comunità, all’indomani della possibile riapertura dell’impianto, dovranno vergognarsi perché verranno attaccati pubblicamente.

Abbiamo vissuto un momento in cui tutti avevano capito che la “v.inc.a.” era l’atto più importante del procedimento, poi si è lavorato deliberatamente per spostare il tiro sulla procedura di “a.i.a”  in capo alla Calabria, ancora oggi affermiamo con forza che l’unico modo per scongiurare la riapertura di S. Sago sia la messa in discussione politica della “v.inc.a.” di Basilicata.

In parole povere la riapertura di S. Sago sarà determinata da un atto Lucano che aveva il potere di bloccare la pratica.

L’attuale Assessore all’ambiente Cosimo Latronico si è prodigato più volte per l’ascolto delle comunità, ora è il momento di ridare dignità alla Politica che ha sancito con voto unanime, che il procedimento di valutazione ambientale per la riapertura dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e non di S. Sago, va messo in discussione.

Chi ancora oggi guida “la crociata” pensando di imbrogliare il popolo sia pronto ad essere ricordato come corresponsabile.    

CHIAPPETTA  MANUEL  

 esecutivo Regionale di Basilicata 

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