NASCE L’OSSERVATORIO SUL CONSUMO DEL SUOLO IN BASILICATA

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Verrà annunciata domani la costituzione dell’Osservatorio sul consumo del suolo in Basilicata promosso dall’Unione Coltivatori Italiani e dal Centro Studi e Ricerche sul Sistema Agroalimentare  con il patrocinio dell’Università degli studi della Basilicata ed i Tecnologi Alimentari. L’iniziativa sarà presentata nell’ambito di un incontro, a cui  è stato dato il titolo  “Il nodo Basilicata”, in programma  a partire dalle 17 nell’aula magna dell’ateneo lucano nel rione Francioso a Potenza.  All’evento prenderanno parte Nicola Manfredelli, coordinatore regionale dell’Uci, Michele Perniola, dell’Unibas, Enzo Di Salvatore, dell’Università di Teramo, Don Marcello Cozzi, dell’associazione Libera, Adriano Tortora, dell’Università Link Campus di Roma, Ernesto Gargano magistrato della corte dei Conti di Basilicata e Mario Serpillo, presidente dell’Uci. Concluderà i lavori Luigi Cerciello Renna, giurista, massimo esperto di sicurezza agro-ambientale, studioso dei fenomeni di eco ed agro-mafia, componente dell’osservatorio dell’Appennino Meridionale e presidente dell’Agriethos. “Non si tratterà di un Osservatorio a carattere periferico, ma di un gruppo di esperti che da tutta Italia convergeranno in un’area di studio a estensione regionale. L’ultimo rapporto Ispra ha segnalato la Basilicata – ha evidenziato Cerciello Renna  -come la prima regione per incremento percentuale di suolo consumato, con Matera prima fra tutte le province, seconda regione per cementificazione delle aree a pericolosità da frana e ai primi posti per indice di frammentazione territoriale. AgriEthos ha incrociato questi con altri dati. Come quelli dell’Istat  nel rapporto ‘Noi Italia’, che colloca la Basilicata al dodicesimo posto su ventidue, tra regioni e province autonome, in fatto di permessi di costruire nuove abitazioni. Per intenderci, più di Sicilia, Campania o Lazio. E quelli ultimi forniti dal Ministero delle Infrastrutture in tema di opere incompiute, per le quali la Basilicata è settima per numero di strutture non ultimate e sesta  per variazione percentuale rispetto all’anno precedente. Abbiamo da ultimo valutato –  ha concluso Cerciello Renna –  che la Regione Basilicata non si è ancora dotata di una legge regionale sulla valutazione ambientale strategica e l’Ispra, nel rapporto sulle normative regionali in materia di vas di marzo scorso, ha evidenziato che questo aspetto può rappresentare un elemento di debolezza delle procedure”. All’iniziativa di domani prenderanno parte anche rappresentanti di movimenti per la difesa dell’ambiente, associazioni ed attivisti, che  apporteranno il loro contributo.

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