Faccio appello a chi ha commesso un crimine del genere di chiedere perdono a Dio

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Dopo tre giorni, Pisticci è stata invasa da fiamme e l’incidente causato, probabilmente è di natura dolosa o colposa. Ma vorrei interpellare la classe politica ad essere prudente e a non interferire sui social strumentalizzando in queste ore critiche , con la nuova apertura della campagna elettorale. Questo non è il momento di puntare la pistola carica di proiettili e tirare il grilletto. Un detto cinese afferma: “Quando punti il dito per giudicare qualcuno, guarda la tua mano: altre tre dita sono puntate verso di te”. Ci sarà tempo e modo per capire le varie responsabilità. Invece, impiegate il tempo e i modi per avvicinarvi celermente ai problemi che sta vivendo la gente perdendo qualsiasi cosa, che si è costruita con fatica e sudori. Incominciate a preoccuparvi come rimediare il danno fatto dal fuoco, perché dopo una settimana sotto i riflettori non ci sarà più nessuno a parlare della tragedia di questi giorni ma a pagarne le spese sarà come al solito, l’umiltà della gente abbandonata come se niente è successo. Dice un proverbio spagnolo: “Dio perdona sempre, noi qualche volta, la natura mai”. Faccio appello a chi ha commesso un crimine del genere di chiedere perdono a Dio attraverso il Sacramento della Riconciliazione e di inginocchiarsi davanti Madre Terra e invertire la vita restituendo in bene il malessere fatto.

Don Giuseppe Di Tolve

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