Degrado area industriale Melfi (e non solo): Cupparo, chiedere conto ad ApiBas

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Degrado area industriale Melfi (e non solo): Cupparo, chiedere conto ad ApiBas
La situazione, per alcuni aspetti di degrado, in cui versa l’area industriale San Nicola di Melfi come le numerose disfunzioni presenti anche nelle altre aree industriali, non è certo quella che ho immaginato con l’istituzione di ApiBas avvenuta, vorrei ricordare, dopo aver superato non poche resistenze ed opposizioni. Pertanto, al netto dello sforzo che sta dimostrando l’Assessore Casino, da così poco tempo al Dipartimento Attività Produttive-Sviluppo Economico, è all’ApiBas che è necessario chiedere conto di come sta svolgendo i compiti istituzionali affidati, primi fra tutti quelli della gestione dei servizi delle aree industriali. Ad affermarlo è Francesco Cupparo, già assessore regionale alle Attività Produttive. L’obiettivo che ci siamo posti con ApiBas – sottolinea – punta all’immissione di efficienza nella gestione dei servizi, alla semplificazione amministrativa, al miglior utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie indirizzate al sostegno del reddito e della crescita economica. L’efficienza è un elemento essenziale, mentre una gestione parcellizzata e frammentaria delle azioni di manutenzione e promozione del sistema produttivo, come è accaduto negli anni passati, determina risultati scarsi, in termini di valore aggiunto apportato alle singole unità produttive e alle loro aggregazioni. Di qui la decisione di razionalizzare la gestione delle aree industriali e la promozione dell’offerta localizzativa che risponde pertanto alla necessità di introdurre un “business model” in grado di pianificare e accompagnare l’attuale, complessa transizione, recuperando competitività di sistema, per mezzo di una gestione unitaria, organica e coordinata delle risorse disponibili, che vanno canalizzate in una pluralità di progetti-obiettivo e iniziative a sportello. Abbiamo parlato di una svolta  nella governance delle aree industriali e nelle politiche per lo sviluppo produttivo e l’occupazione della nostra regione e, pertanto – dice ancora Cupparo – dopo le varie fasi di gestione ApiBas non è più rinviabile monitorare e verificare il suo operato. Sono certo che è questa la condizione, intensificando il lavoro dei prossimi mesi, perché imprenditori, forze sociali e quanti non hanno perso l’atteggiamento pregiudiziale nei confronti di ApiBas,  saranno in grado di valutare compiutamente la più ampia strategia, di cui sono stato sostenitore, che punta a dare servizi adeguati alle aziende localizzate come ai lavoratori dipendenti delle stesse aziende, in termini di trasporto, viabilità, persino miglioramento della pubblica illuminazione, e ad attrarre nuovi investimenti e nuove localizzazioni e quindi nuovi posti di lavoro.

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