Prima tappa di Goletta Verde in Basilicata che a Maratea organizza gli Stati Generali dell’AMP Costa di Maratea e lancia l’appello per il sigillo definitivo e rapido all’istituzione

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Legambiente: “Dopo più di trent’anni di richieste e sollecitazioni, a febbraio è arrivata dal ministero dell’Ambiente e da Ispra la prima proposta di perimetrazione e zonizzazione dell’AMP della costa di Maratea. Ora si vada avanti spediti ed entro l’anno si concluda

 l’iter di istituzione con il decreto ministeriale.”

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“Il momento dell’attesa è finito, ora bisogna andare avanti spediti tutti insieme verso la meta: entro la fine del 2025 si arrivi alla firma del decreto ministeriale che individua modalità di gestione, soggetto gestore, ufficializzazione di perimetrazione e zonizzazione insieme a misure di conservazione dell’Area Marina Protetta “Costa di Maratea”. 

È il messaggio che arriva dagli Stati Generali dell’Area Marina Protetta Costa di Maratea organizzati a Maratea da Legambiente in occasione della prima tappa in Basilicata di Goletta Verde, la storica campagna a difesa della tutela dei mari e delle coste italiane. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il progetto europeo Life Sea.Net, coordinato da Legambiente e cofinanziato dal programma LIFE dell’UE, che ha l’obiettivo di migliorare la governance dei siti marini della Rete Natura 2000 in Italia e che vede tra le aree pilota e tra i partner la Regione Basilicata.

Questa mattina, grazie al dibattito pubblico avviato da Legambiente a Maratea, presso Villa Tarantini, si è aperto il confronto su azioni e programmi per la tutela integrata della costa e del mare che comprende il Golfo di Policastro e la Costa del Cilento; ma anche sul turismo attivo e la fruizione sostenibile delle risorse naturali e su quali strategie e programmi adottare per lo sviluppo sostenibile della costa e del mare. Inoltre, l’associazione ambientalista ha sottolineato anche l’importanza di una un modello di gestione partecipata dell’AMP, con un ente gestore capace di coinvolgere tutti i soggetti interessati: istituzioni, cittadini, imprese, associazioni di categoria e mondo della ricerca. La trasparenza, la co-programmazione e il dialogo con la comunità locale devono essere le fondamenta su cui costruire una governance efficace, lontana da percorsi e logiche calate dall’alto e senza connessione con il territorio. Il vero punto di forza e del successo di alcune esperienze di Aree Marine Protette italiane è proprio l’impostazione di processi partecipativi che hanno poi generato benefici reali e ricadute positive sotto il profilo socio-economico per le comunità coinvolte.

Al dibattito hanno preso parte diverse autorità locali e regionali, tra cui il sindaco di Maratea Cesare Albanese, il sindaco di Pollica Stefano Pisani, il sindaco di Santa Maria di Castellabate Marco Rizzo, il sindaco di Tortora Antonio Iorio e il direttore dell’AMP Regno di Nettuno Antonino Miccio.

“Non possiamo più permetterci altri rinvii – afferma Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette e biodiversità di Legambiente –. La costa di Maratea è un tesoro naturalistico che merita una tutela adeguata. L’istituzione dell’AMP è una scelta di visione e responsabilità verso le generazioni future. Entro la fine dell’anno è auspicabile si arrivi alla firma del decreto ministeriale che definisce ente gestore, modalità di gestione, ufficializza perimetrazione e misure di conservazione dell’AMP. Maratea ha tutte le carte in regola per diventare un modello di equilibrio tra conservazione ambientale e sviluppo locale all’interno della più generale gestione integrata dello spazio costiero del Golfo di Policastro e la costa del Cilento che deve avere un suo progetto autonomo per la programmazione comunitaria 2028-2034. L’Area Marina Protetta non è più rinviabile, il segreto del successo come è stato in altre esperienze virtuose sarà il coinvolgimento degli stakeholders e una governance partecipata che porterà a ricadute socio-economiche positive per tutto il territorio”.

Il punto: Dopo oltre trent’anni di impegno, nei mesi scorsi ha preso finalmente forma il percorso conclusivo dell’istituzione dell’Area Marina Protetta (AMP) “Costa di Maratea”. Il Ministero dell’Ambiente ed Ispra hanno presentato a febbraio 2025 la proposta di perimetrazione e zonizzazione dell’Area Marina Protetta “Costa di Maratea” a 34 anni di distanza dal primo inserimento dell’area lucana nell’elenco di reperimento per l’istituzione di aree protette. Goletta Verde di Legambiente nella giornata di oggi ha animato il confronto con diversi stakeholders del territorio rilanciando la necessità di accelerare il processo istitutivo, evidenziando l’urgenza di proteggere un tratto di costa tra i più ricchi di biodiversità del Tirreno meridionale, minacciato da pressione turistica, inquinamento e cambiamento climatico.

Una lunga attesa: tappe principali del percorso

  • 1991: Con l’approvazione della Legge quadro sulle aree naturali protette la Costa di Maratea viene inserita tra le aree marine protette di reperimento.
  • 2008: Realizzazione e consegna degli studi preliminari per l’istituzione dell’AMP da parte del CNR per le competenze scientifiche e del prof. Persico per la parte socio-economica.
  • 2016: Arriva il parere favorevole del Comune di Maratea, ma la proposta si blocca per mancanza di coordinamento istituzionale.
  • 2022: Legambiente rilancia pubblicamente la proposta, ottenendo l’adesione di realtà locali, operatori turistici e mondo scientifico.
  • 2024: Il Ministero dell’Ambiente conferma l’interesse strategico per l’istituzione della AMP; viene avviato un tavolo tecnico tra enti locali, Regione Basilicata e stakeholder del territorio.
  • 2025: Prima proposta di perimetrazione e zonizzazione da parte del ministero dell’Ambiente e di Ispra

Un patrimonio da proteggere e condividere: La costa di Maratea si estende per circa 32 km, con scogliere, grotte marine, fondali di pregio e piccole cale che ospitano ecosistemi unici. È l’unico sbocco della Basilicata sul Tirreno e rappresenta un bene collettivo, con elevato valore ambientale, culturale ed economico. Tra le specie presenti nei fondali e nelle acque: cernie brune, delfini tursiopi, gorgonie, coralli neri e praterie di Posidonia oceanica, vera “foresta sommersa” del Mediterraneo e fondamentale per la qualità delle acque e prezioso alleato nella mitigazione del cambiamento climatico. Negli ultimi anni, l’incremento del turismo estivo, spesso poco regolamentato, ha portato a un crescente degrado: ancoraggi selvaggi, traffico nautico incontrollato e micro inquinamento minacciano la salute dell’ecosistema marino.

Gli obiettivi dell’Area Marina Protetta “Costa di Maratea”

L’istituzione dell’AMP mira a:

  • Conservare la biodiversità marina e costiera, proteggendo habitat e specie vulnerabili;
  • Regolare in modo sostenibile le attività turistiche, nautiche e ricreative, introducendo limiti e buone pratiche;
  • Sostenere la pesca artigianale locale, promuovendo modelli di gestione condivisi tra pescatori, enti e comunità;
  • Favorire la ricerca scientifica e il monitoraggio degli impatti del cambiamento climatico sul mare;
  • Diffondere la cultura della tutela ambientale attraverso progetti di educazione nelle scuole, con cittadini e turisti;
  • Promuovere un nuovo modello di sviluppo costiero, basato su qualità e rispetto per l’ambiente.

Un’occasione di rilancio per Maratea e la Basilicata: Le esperienze analoghe in Italia – come l’AMP di Punta Campanella, Capo Carbonara o Porto Cesareo – mostrano come le aree marine protette possano diventare motore di sviluppo: aumentano il turismo responsabile, creano nuovi posti di lavoro legati alla tutela ambientale e rafforzano l’immagine del territorio.Per Maratea, si tratta di un’opportunità concreta per tutelare la sua identità e costruire un futuro equilibrato, in cui conservazione e fruizione possano convivere.

L’Ufficio Stampa di Goletta Verde: Raffaele Cava| 339 7973875 | golettaverde@legambiente.it 

L’ufficio stampa di Legambiente nazionale: 3496546593 Luisa Calderaro capoufficio stampa

Goletta Verde: Video (archivio)

Segui Goletta Verde sui social: Goletta Verde Facebook | X | Instagram    In questa edizione 2025, torna il servizio SOS Goletta di Legambiente per segnalare scarichi anomali, chiazze sospette o inquinamento lungo le coste e le spiagge del proprio territorio compilando l’apposito form sulla pagina dedicata.

Goletta Verde è una campagna di Legambiente:

goletta

 

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