
Perplessità dell’Osservatorio paritetico: “Rivedere l’avviso”
Nei giorni scorsi l’Inps ha pubblicato il nuovo bando relativo all’Home-care premium 2025, il progetto destinato ai dipendenti pubblici non autosufficienti, attivo da oltre 15 anni. Il nuovo avviso, oltre a sottrarre la funzione di coordinamento degli interventi sociali territoriali agli ambiti territoriali sociali introduce una serie di modifiche rispetto alle quali l’Osservatorio esprime forti perplessità e grande preoccupazione.
Si interviene, infatti, sulla tipologia di prestazioni integrative erogabili sostituendo interventi di carattere socio assistenziali a sostegno della domiciliarità (quali le attività degli OSS, l’accesso ai centri diurni, servizi di trasporto) con prestazioni di carattere sanitario svolte da professionisti privati. Tali prestazioni non vengono più anticipate dall’INPS, ma solo rimborsate trimestralmente. Nessuna funzione di controllo o di vigilanza può essere svolta dagli ATS, visto che il rapporto si stabilisce direttamente tra il cittadino e il singolo professionista tramite la piattaforma dell’INPS.
Le modifiche introdotte dall’INPS generano una serie di problemi, tanto sul piano occupazionale quanto sul piano dei servizi offerti, la cui continuità viene fortemente minata.
La scelta di non ricorrere ai servizi erogati da cooperative ed enti del terzo settore determinerà ricadute occupazionali principalmente sugli oss fino ad ora impegnati dalle cooperative per i servizi di assistenza. Con la marginalizzazione del ruolo pubblico viene, peraltro, meno la funzione di garanzia svolta sino ad ora dagli ATS. Ma soprattutto si mina profondamente quella continuità assistenziale che per sua natura è essenziale per i soggetti fragili e i loro familiari, che si vedranno costretti ad anticipare somme solo successivamente rimborsate dall’INPS, con la inevitabile conseguenza che l’accesso a tali prestazioni sarà impossibile proprio per le fasce più povere e deboli della popolazione che non è in grado di anticipare i compensi. Quelle fasce in situazione di fragilità economica e funzionale verso la quali questi servizi sono e dovrebbero essere rivolti.
Sono scelte inaccettabili e per questo chiediamo la revisione dell’avviso, preannunciando che l’Osservatorio si farà parte attiva nel chiedere un incontro al direttore regionale INPS Basilicata insieme a tutti i soggetti istituzionali e le parti sociali che rappresentano lavoratori e pensionati che subiranno le nefaste conseguenze di queste incomprensibili decisioni.
LA PRESIDENTE E IL VICEPRESIDENTE
DELL’OSSERVATORIO PARITETICO
Giuliana Pia SCARANO
Michele PLATI