Progetti no-oil: Cupparo, la strategia perseguita negli anni passati ha dato i primi buoni frutti

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La strategia dei progetti no-oil finalizzati a realizzare opportunità di sviluppo e occupazione di lunga durata, innovative e soprattutto diversificate dalla produzione degli idrocarburi, pensata negli anni passati, ha dato i primi buoni frutti. Così Francesco Cupparo (Fi),  già assessore regionale, commenta i 5 progetti “no oil” approvati nell’ambito dell’Accordo di Progetti di Sviluppo tra Regione Basilicata, Eni e Shell Italia E&P. E’ una strategia – aggiunge – che tra l’altro ha avuto una sua accelerazione proprio nella fase di calo delle royalties quando abbiamo voluto programmare le azioni di sviluppo dei territori interessati dalle attività petrolifere per andare oltre questo tipo di attività. Con la costante interlocuzione con le società petrolifere – continua Cupparo – abbiamo avuto la testimonianza che esse non sono nemiche dei territori ma possono essere delle buone compagne di viaggio e ‘buone alleate’ di imprese e lavoratori. Sono stati anni di numerosi incontri – con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali (sindaci), sociali (associazioni imprenditoriali e sindacati), rappresentanti di imprese e soprattutto dei massimi dirigenti territoriali delle società petrolifere – che hanno segnato un autentico spartiacque, in sintonia con l’attività realizzata dal Think Tank Basilicata, sul piano del metodo rispetto al passato e che sta dando i primi risultati che le nostre comunità attendono da troppo tempo. Una sollecitazione rivolgo al Presidente Bardi per l’accelerazione del progetto del Centro eccellenza droni (Ced) da realizzare a Stigliano ad opera della TotalEnergy Italia che ho seguito sin dai suoi primi passi. Lo stato di avanzamento del progetto e gli approfondimenti annunciati nell’ultimo tavolo tecnico con i 13 sindaci della ‘concessione Gorgoglione’, dopo la richiesta del sindaco di Stigliamo Micucci, lasciano intendere che si sta recuperando il tempo perduto. Sono certo che il Presidente farà di più. Mi piace infine sottolineare tra i cinque progetti quello di rigenerazione urbana sostenibile” che è un nuovo programma di tutela dei piccoli paesi custodi di un importante patrimonio ambientale e culturale.

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