CHIORAZZO: MISSIONE IMPOSSIBILE. AUTO CANDIDATURA DECISA IN SOLITUDINE

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Alla ricerca di un difficile consenso elettorale

a cura di Francesco Di Benedetto (Componente della Segreteria Provinciale di Fratelli d’Italia)

Doveva essere il collettore.

Doveva essere il collante.

L’artefice del “campo largo”, capace di unire, di realizzare collaborazione e condivisione: ha reso impraticabile il campo!
Allagato dai NO più diversi.

Ha spaccato partiti.

Ha ricompattato partiti, ma contro di lui.

Un rifiuto netto della sua auto-candidatura.

Un inaccettabile metodo con il quale ha cercato solo di porsi “sopra” gli altri, non “con” gli altri partiti, le altre associazioni, le altre aggregazioni. 

Si è presentato come portatore di unità, ha ampliato la divaricazione.

Un rigetto.

Un rifiuto.

Merito e metodo di auto-candidatura: considerato intollerabile. 

Arroganza e supponenza.

La negazione della politica.

La politica è unità, una ricerca esasperata che si semina, si coltiva lungamente, si raccoglie nella condivisione, nella partecipazione, nella militanza.

La politica non è improvvisazione.

La politica non è sovrapposizione.

La politica non è “ora vi faccio vedere io!””

La politica non è “seguitemi!”

È vero che le forze partitiche – non tutte, per fortuna – sono in crisi, ma non ci si può presentare come se tutto fosse da non valutare, soprattutto da non rispettare.

Caterpillar! 

Così è stato definito.

Caterpillar, in senso figurato, è riferibile a chi, per esempio, si presenta indistruttibile, inarrestabile, un carro armato!

Ostentando sicurezza, grazie a millantate coperture molto “alte”. 

Tutto riferito al modo d’essere come persona, mai a una proposta di governo credibile e fattibile.

Che senso hanno kermesse elettorali che lanciano la candidatura a presidente della Regione Basilicata Chiorazzo (a Potenza e Matera), senza una coalizione che lo possa sostenere e far votare per garantire un governo stabile?

Chi si aggrega a scelte unilaterali che di fatto si ha la pretesa di imporre?

A meno che il disegno non sia proprio “solo contro tutti” o “solo con chi ci sta”.

Con buona pace di un organico progetto programmatico, condiviso, ben strutturato, definito in ogni possibile dettaglio da presentare agli elettori.

È quello che si aspetta la Basilicata.

Ma tutto questo è l’A B C della politica.

E allora?

Per Chiorazzo: “missione impossibile”.

Candidatura decisa a tavolino.

Una solenne lezione pervasa da “conflitto di interessi”.

I cittadini questi metodi, che possono anche aver caratterizzato il passato, con alterne vicende, non li condividono più.

L’arma che hanno deciso di adottare è il sempre più crescente assenteismo dal voto. 

Una democrazia che diventa debole e partiti che fanno fatica a dialogare con i cittadini, assediati questi dai loro bisogni, pronti addirittura a rinunziare a curarsi!

Serve una vera inversione di tendenza, una risposta forte, che sia data soprattutto in tempi certi e rapidi.

Nelle emergenze non si risponde con le prepotenze e le pretese.

L’unico mandato forte è quello che discende dalla partecipazione e dal consenso dei cittadini.

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