
PISTICCI. L’urlo del gigante (m.2.09 di altezza e circa 2 quintali di stazza) tra le “lammie” del rione Dirupo. Il giovane cantante Sergio Sylvestre, l’altra sera ha infiammando i seimila dell’Anfitetrao Lasalsa, per una degna conclusione delle festività pisticcesi di mezzo agosto, dedicate al protettore San Rocco. L’artista a stelle e strisce – targato Salento, la sua seconda patria – attualmente tra i più in voga dopo la partecipazione e l’exploi ad Amici Casting – ha regalato due ore e passa di piacevole, variegato e applauditissimo spettacolo ai numerosissimi fan che hanno affollato la “piazza dei concerti” ed assistito ad una performance straordinaria anche dal punto di vista fonico e partecipato. Il ragazzo di Los Angeles è piaciuto anche per aver espresso ammirazione per quella grande cornice di pubblico plaudente, non solo quella di Piazzale La Salsa, ma anche l’altra assiepata lungo la balconata di via Magenta, il muretto di Corso Margherita e più su, il belvedere di Via Nicola Franchi del rione Terravecchia. Dell’artista sono piaciute anche le toccanti parole per le vittime di Barcellona e il “discorso” sulla importanza della famiglia nella società moderna. Un autentico boato ha accompagnato l’apertura, “Sexander”ed a seguire gli altri brani noti e non, come “Vanni”, “Io vorrei la pelle nera”, ”Quando nasce un amore” un brano di Giorgia a cui è particolarmente legato, e poi ovazioni non finire per “Superstition” e per tanti altri pezzi e in particolar modo per il brano “Alleluia” cantato in coro con il pubblico e che praticamente ha chiuso la indimenticabile serata pisticcese. Insomma un giovanissimo ma anche simpaticissimo cantante che con il suo immenso talento e la sua grande energia si sta rapidamente affermando tra i giovani e che, anche in questa occasione è stato capace di conquistare subito la piazza, confermando le sue straordinarie doti di artista capace di coniugare lo spessore artistico e culturale, ma amche morale, con la capacità di coinvolgere il grande pubblico. Dieci e lode a lui e dieci e lode al Comitato che lo ha scelto.
MICHELE SELVAGGI