
PISTICCI. Come non ricordare, qualche anno fa, le interruzioni al traffico in località Varre ogni qual volta si verificava una pioggia più o meno abbondante, che provocavano scoscendimenti e accumulo di melma e detriti, con appunto, immancabili interruzioni lungo la strada provinciale per Marconia, la Jonica e il mare? Abitualmente, si parla sempre di opere non fatte bene, o meglio, fatte male: ponti che crollano, strade che cedono, strutture che non reggono e vanno in rovina. Sono naturalmente, argomenti, tutti negativi, che, evidentemente, fanno piu’ notizia e riempiono colonne e colonne di giornali. Delle altre, quelle fatte per bene però, poco o nulla si dice, forse perché non hanno lo stesso impatto con il pubblico dei lettori e lasciano poche o nulle tracce nella cronaca di tutti i giorni. Noi riteniamo che non debba essere sempre così, perche’ le cose fatte per bene sono degne di trovare lo spazio che meritano, se non altro perché è l’occasione giusta per un legittimo apprezzamento delle stesse, per chi le ha fatte realizzare e, naturalmente per chi le ha realizzate. Esempi del genere sono tanti anche nel territorio pisticcese, ma per l’occasione vogliamo parlare di alcune opere fatte eseguire qualche tempo fa dall’Amministrazione Provinciale di Matera alle porte della nostra città, in zona Varre – quelle che in premessa abbiamo citato – e che hanno resistito bene alle avversità atmosferiche. Due lunghi tratti per circa un paio di centinaio di metri di lunghezza, con consistenti opere di sostegno che, una volta per tutte hanno eliminato cause che creavano interruzioni lungo la stessa strada, a causa di smottamenti che si registravano in quasi tutte le stagioni dell’anno . Smottamenti che determinavano accumulo di fango e fanghiglia su tutta la carreggiata, con immancabili limitazione sulla circolazione su un’arteria principale come quella che ci fa raggiungere la zona litorale. Le opere di consolidamento delle scarpate sono li, intatte e che, appunto, hanno dato risultati eccellenti ( cosa che non sempre succede), in quanto a buona tenuta del terreno scosceso, in zone da sempre oggetto di criticità. Un tributo di riconoscenza ma anche di ammirazione, che, in tempi in cui si parla solo di opere fatte male, possa trovare il suo legittimo spazio di notorietà, per gli ottimi risultati che ha prodotto a favore della comunità.
MICHELE SELVAGGI