
PISTICCI. Iniziati questa mattina ( giovedì 19 gennaio), i primi interventi di sondaggio alla Chiesa di San Rocco, ormai chiusa al pubblico e al culto da oltre 4 anni, da quel 12 dicembre 2012, quando a causa dell’aggravarsi delle di lesioni sulla facciata principale e laterale destra della stessa, il Comune decise di intervenire attraverso una ordinanza per la sua chiusura. Si tratta di opere che riguardano sondaggi tecnici propedeutici per accertare la presenza o meno di acqua sotto la chiesa, acqua proveniente dal soprastante rione Marco Scerra, interessato a diversi cedimenti negli anni scorsi. In particolare si tratterà di eseguire opere che attraverso scavi, permetteranno la istallazione alcuni apparecchi piezometrici atti proprio a far rilevare tale presenza, per poi valutare e regolarsi di conseguenza, programmando il tutto per iniziare i lavori veri e propri per rimettere in pristino la struttura. Come è noto, esiste già una congrua somma a disposizione della Curia Arcivescovile di Matera, riveniente dai finanziamenti CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per intervenire con idonei lavori e cercare di riaprire il tempio in tempi più o meno brevi, anche se i – come da tempo sostengono l’architetto Renato D’Onofrio e gli Ingegneri Dario De Luca e Raffaele Marra, incaricati dalla Curia per il consolidamento strutturale e restauro architettonico della chiesa e che da anni studiano il problema – “il tempio, purtroppo è soggetto a rotazione per il notevole peso del campanile e, cosa più grave, per la presenza di infiltrazione di acque dalla collina di Marco Scerra e che con la causa suddetta, contribuiscono alla traslazione longitudinale del plesso”. Questi primi interventi di sondaggio che iniziano in giornata, saranno diretti dal geologo pisticcese Mimmo Laviola di Pisticci, e dovrebbero durare solamente per alcuni giorni. Intanto, è importante che qualcosa o più di qualcosa si muove per riaccendere la speranza di vedere aperto il cantiere della chiesa del protettore della nostra città, realizzato nei primi anni 30, su progetto e direzione lavori dell’illustre architetto pisticcese Bruno Ernesto Lapadula. La comunità aspetta con ansia la riapertura del tempio a cui sono impegnati il parroco don Rocco Rosano, don Michele Leone Direttore Uff. Tecnico Diocesi, e l’Arcivescovo Caiazzo che ha subito compreso la necessità di restituire quel luogo di preghiera ai fedeli.
MICHELE SELVAGGI