
PISTICCI. Un maestoso, bellissimo murales in onore del protettore della città San Rocco che qui si festeggia il 16 agosto di ogni anno. Circa una quarantina di metri quadri al terminale salendo, di via Giovanni Di Giulio, nel cuore dell’abitato, nei pressi della Biblioteca Comunale, dell’ edificio scolastico Cantisano dove è allocato l’ASL cittadino e l’Ufficio di Polizia municipale, ed a pochi passi dal salotto della città, Corso Margherita e piazza Umberto I°. L’opera, dai colori straordinari – con la grande effige del Santo e sullo sfondo il rione Terravecchia e la chiesa Madre, da poco terminata e in attesa di una prossima inaugurazione ufficiale, è stata fortemente voluta dall’artista locale Teresa Santeramo, presidente dell’Associazione “Il bacco di Caravaggio”, che la ha realizzata nel giro di qualche settimana, avvalendosi della fattiva collaborazione dell’Associazione locale “Mario S” presieduta da Mario Santarcangelo e di altri valenti artisti del posto come Angela Lapadula, Stella Borraccia, Azzurra Mastrogiulio, Anna Parker, Amalia Lazar e la piccola simpatica Cristina Cecca. Secondo quanto ci ha riferito la stessa Santeramo però, altri cittadini della zona, hanno dato il proprio contributo alla realizzazione dell’opera ed a cui va il particolare ringraziamento dell’Associazione, in primis la famiglia Pagetta che ha gentilmente concesso la disponibilità della parete su cui è stato realizzato il murales, oltre all’Amministrazione Comunale guidata dal Primo cittadino Viviana Verri che ha subito condiviso e incoraggiato l’idea, ma anche di mettere a disposizione e utilizzare l’attiguo muretto – fioriera lungo via Di Giulio, dove sono state ricavate e dipinte utili indicazioni turistiche dell’abitato. Il tutto realizzato grazie ad un qualcosa che mette insieme l’arte, la profonda fede verso il miracoloso, amato protettore San Rocco e il richiamo al contesto urbano del nostro centro. Una idea geniale quella della affermata artista, Teresa Santeramo, che – ricordiamo – già tante volte in passato ha avuto occasione di dare il suo validissimo, attivo contributo professionale. Un murales che ormai già fa parte del nostro ricco patrimonio artistico e che – riteniamo – non mancherà di essere valutato come si deve e parecchio apprezzato dalla nostra gente che lo ha già gratificato nei giorni scorsi, occasionalmente fermandosi a guardarlo durante la sua realizzazione.
MICHELE SELVAGGI