
Sono soddisfatto che in Consiglio Comunale a Matera, nella seduta del 2 settembre 2025, sia stato approvato il mio emendamento che riconosce nel pane e nel grano di Matera non solo un patrimonio identitario, ma anche una leva di sviluppo economico, culturale e turistico capace di fare della nostra città un punto di riferimento in Italia e nel Mediterraneo.
“Ora serve vigilare affinché si vada avanti concretamente in questa direzione, sostenendo l’intera filiera del pane e del grano. Ma c’è anche il problema del Pane di Matera IGP, che avrebbe ormai i mesi contati. Chiedo che il Comune di Matera istituisca subito un tavolo tecnico ristretto e operativo tra associazioni di categoria e istituzioni, perché ci sono questioni delicate da affrontare con tempestività. Con la messa in liquidazione del Consorzio del Pane di Matera IGP, la denominazione registrata a livello europeo non può essere utilizzata. È necessario ricostituire un nuovo Consorzio o un organismo che garantisca il rispetto del disciplinare di produzione, e su questo il tavolo deve confrontarsi. Questa è la vera urgenza che richiede un’azione rapida e coordinata.
Allo stesso tempo, aggiunge Bennardi, va portato avanti l’iter della certificazione DeCo (Denominazione Comunale d’Origine), già prevista dalla mozione comunale approvata nel 2023, come ulteriore strumento di valorizzazione. Infine, dobbiamo incoraggiare un percorso alternativo, più ambizioso ma alla portata di Matera, della sua tradizione e della sua storia: il riconoscimento del Pane DOP, sostenendo quei produttori locali che stanno già lavorando in questa direzione. Se la comunità riuscisse a centrare questo traguardo, l’intera filiera del grano diventerebbe un volano straordinario per la città e per l’intera provincia. Ma i produttori e gli imprenditori lungimiranti locali non devono essere lasciati soli in questa sfida”.


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