NUCLEARE: OPPORTUNITA’ STRATEGICA, SICURA E CONVENIENTE

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Confronto tra esperti per un ecosistema di ricerca, imprese e formazione integrato e lungimirante

MATERA, 20 giugno 2025 – Il nucleare di nuova generazione rappresenta un’opportunità strategica e sicura per il nostro Paese, che non può più essere ignorata, soprattutto in questo particolare momento storico. Famiglie e industrie italiane scontano costi energetici notevolmente superiori rispetto ai principali Paesi europei. L’autonomia dagli approvvigionamenti esteri, la sicurezza energetica e la transizione verso un’economia decarbonizzata sono questioni che vanno affrontati con urgenza. Occorrono soluzioni strutturali che consentano di superare la dimensione dell’emergenza. E’ dunque fondamentale aprire un vero confronto, non viziato da pregiudizi ideologici, basato su conoscenza, pragmatismo e valutazione oggettiva di tutti gli aspetti connessi a standard di sicurezza, tecnologie e impatti socioeconomici. Con questo obiettivo, il Cluster Energia Basilicata, in collaborazione con Confindustria Basilicata e l’Università degli Studi di Basilicata, ha promosso il convegno “Il nucleare tra Innovazione, Ricerca, Sicurezza e Sostenibilità”, che si è svolto questa mattina Matera, presso l’aula magna dell’ateneo lucano. L’iniziativa ha richiamato forte attenzione e partecipazione da parte di rappresentanti istituzionali, autorità, imprenditori, mondo accademico ed enti di ricerca.

Nel corso dei lavori – moderati da Donato Viggiano, docente di Tecnologie per la decarbonizzazione e cambiamenti climatici presso l’Unibas – sono stati affrontati i principali nodi tecnologici, industriali e di policy indispensabili a consentire un effettivo riavvio dell’opzione energetica nucleare, coinvolgendo i principali attori nazionali e internazionali.

In particolare, è stato fornito lo stato dell’arte del nucleare e sono state presentate le prospettive e le opportunità per l’industria italiana e per il Paese derivanti dal nuovo nucleare. Sono stati poi analizzati gli aspetti regolatori e autorizzativi. Un altro focus ha riguardato la ricerca e le tecnologie emergenti, con particolare attenzione ai temi della formazione accademica e capitale umano, grazie agli interventi di: Stefano Monti, Presidente dell’Associazione italiana nucleare; Alberto Pasanisi, Direttore ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica di Edison; Francesco Campanella, Direttore dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione; Mariano Tarantino, Responsabile Divisione sistemi nucleari per l’energia presso ENEA; Gianfranco Caruso, professore ordinario di Impianti nucleari presso l’Università Sapienza.

“In una fase cruciale per le scelte energetiche del Paese – ha detto il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Unibas, Benedetto Manganelli, nei saluti introduttivi – investire nella conoscenza e nelle competenze significa costruire un futuro più sicuro, sostenibile e tecnologicamente avanzato. Il nostro ateneo intende essere protagonista attivo di questa sfida, mettendo al centro i talenti del Mezzogiorno e il ruolo strategico del territorio. L’Università della Basilicata è pronta a fare la propria parte per formare i giovani che contribuiranno allo sviluppo delle tecnologie energetiche decarbonizzanti, tra cui il nuovo nucleare”.

La sfida energetica rappresenta una priorità assoluta per la competitività del sistema produttivo.

“L’industria italiana e lucana – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma – ha bisogno di energia stabile e competitiva per continuare a produrre, innovare e creare lavoro. Il nucleare è una componente strategica del mix energetico. La Basilicata può giocare un ruolo attivo”.

“Confindustria – ha detto il Delegato nazionale per l’Energia, Aurelio Regina – ha scelto di affrontare con serietà il tema del nucleare, e il Rapporto che presenteremo il 16 luglio segna un primo, concreto passo. La genesi del Rapporto nasce dall’urgenza di affrontare in modo sistemico il trilemma energetico che la transizione rende oggi stringente e che non può essere risolto senza il nucleare. In questa direzione, abbiamo individuato un percorso credibile per l’installazione dei primi reattori entro il 2035. Guardiamo con grande interesse a SMR e AMR: soluzioni modulari, sicure, ideali per il nostro sistema industriale. Il nucleare sostenibile rappresenta una tecnologia stabile, programmabile e quasi priva di emissioni lungo tutto il ciclo di vita, con un impatto minimo sulle materie prime critiche. Ma per renderlo realtà, serve un quadro autorizzativo certo e un investimento deciso nelle competenze, a partire da una Nuclear Skills Academy e da un programma di ricerca su SMR e AMR”.

All’interno della tavola rotonda dedicata a “La Soluzione del trilemma energetico: decarbonizzazione, sicurezza dell’approvvigionamento energetico, sostenibilità economica” sono intervenuti anche Luca Mastrantonio, amministratore delegato di Nuclitalia, Nicola Ippolito, esperto questioni nucleari all’interno della segreteria tecnica del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Salvatore Belsito, Executive director for shipping applications di Newcleo e Matteo De Simone, Responsabile Energia di Federacciai.

“L’importante incontro di oggi – ha concluso al termine dei lavori il Presidente del Cluster Energia Basilicata, Luigi Marsico – ci ha confermato come le tecnologie emergenti in campo nucleare rappresentano strumenti chiave per colmare il gap tra capacità industriale, sicurezza e bisogni energetici del prossimo futuro. Guardiamo in avanti con prospettiva, il nucleare può diventare non solo una componente cruciale del mix energetico e del percorso di decarbonizzazione, ma anche un volano di sviluppo economico e di innovazione industriale dell’Italia e della Basilicata. La giornata di oggi è il primo passo per favorire un ecosistema di ricerca, formazione e regolamentazione integrato e lungimirante. Sono soddisfatto che il Cluster lucano dell’energia abbia contribuito ad una così importante giornata di informazione”.

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