L’onorevole Grazia Di Maggio alla cerimonia del 4 novembre in Piazza Duomo

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Nella commemorazione dei defunti del 2 novembre scorso molti di noi si sono recati presso un cimitero per pregare e ricordare i propri defunti. Il Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, nella per tale occasione nella sua poesia “A livella” scriveva: “Ogn’anno, il due novembre, c’é l’usanza per i defunti andare al Cimitero. Ognuno ll’adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero”.

Prendendo in prestito tale riferimento anche la data del 4 novembre  “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” è una data importante e particolare per l’Italia e non deve essere una  tradizione ma impegno che va ricordato, data da non dimenticare e va sempre celebrata affinché la memoria dei caduti in guerra e non solo non sia stata vana e mantenere così vivo il ricordo dei Caduti. Il ricordo e la memoria è si la storia della vita già trascorsa ma è quanto ci porta al presente e al futuro, e riferito alle guerre è opportuno ricordarlo affinché non si verifichino tragedie belliche per costruire tutti in ogni ruolo che occupiamo la pace. Purtroppo oggi nonostante quanto vissuto dai nostri nonni e genitori sono in corso guerre e anche se noi siamo apparentemente lontani da tali luoghi bellici in corso in Ucraina e a Gaza nel medio oriente e alti, con la sofisticata tecnologia bellica e le testate nucleari di alcuni Paesi nessuno è indenne ed in sicurezza da tale pericolo. 

Papa Francesco, quotidianamente e instancabilmente ci invita a pregare affinché cessino queste guerre e cercare di essere tutti promotori di pace.

La ricorrenza del 4 novembre 2024 appena trascorsa è iniziata nella mattinata di lunedì a Roma con la deposizione della corona d’alloro presso il sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria, lì  il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto la corona in omaggio per tutti i caduti in guerra e non solo. 

Alla cerimonia svoltasi a Roma con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella erano presenti la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e le più alte cariche dello Stato e delle Forze Militari come abbiamo visto tramite i media televisivi seguito dal sorvolo delle Frecce tricolori sull’Altare della Patria. 

La giornata commemorativa e di memoria del 4 novembre è stata vissuta in tutta Italia, dalle grandi città ai piccoli paesi, e anche a Pisticci così come riportato dai social. Città e Paesi lì dove a partire dalla data del 1921 quando fu emanata il Regio decreto di onorare a livello nazionale i Caduti e edificare monumenti e parchi delle rimembranze a loro dedicati, lì dove c’erano stati caduti del primo conflitto mondiale. 

La storia del Milite ignoto parte dai luoghi dove si svolsero le diverse battaglie e ci furono i caduti così fu deciso di individuare in tali luoghi un caduto ignoto. Furono raccolte 11 bare che furono portate prima a Udine e dopo nella Basilica di Aquilea. La bara con la salma del milite ignoto fu scelta tra le 11 bare di militari non riconosciuti e rimasti ignoti. Fu proposta alla scelta la popolana gradiscana Maria Bergamas, poiché anche lei aveva perso il figlio caduto in tale guerra,  lei scelse una delle bare e da allora quella bara scelta è diventata la bara del milite senza nome e rappresentava idealmente il figlio, il fratello o il padre di tutti coloro che avevano avuto un Caduto in famiglia di quel conflitto mondiale. La bara scelta contenente il milite ignoto il 28 ottobre 1921 fu alloggiata su un carro ferroviario adattato per l’occasione e fu traportata a Roma.

Le restanti 10 bare furono tumulate nel grande sarcofago in pietra dell’Arcosolio all’interno del “Cimitero degli eroi” di Aquileia. Successivamente il 4 novembre 1921 a Roma con una solenne e imponente cerimonia la bara del Milite ignoto scelta fu tumulata presso l’Altare della Patria. Alla morte della popolana Maria Bergamas anche lei fu tumulata ai piedi dell’Arcosolio di Aquilea. 

La storia di dedicare i vari monumenti ai Caduti della prima guerra mondiale 1914 – 1918 era partita con l’approvazione di un Regio decreto del 1921. 

Del perché della data del 4 novembre, la risposta sta nel fatto che proprio il 4 novembre 1918 a Villa Giusti, una villa di Padova, furono condotte le trattative tra la Commissioni d’armistizio del Regno d’Italia e dell’Impero Austro-ungarico e lì fu firmato l’armistizio, con conseguente fine della guerra e fu decretata la vittoria dell’Italia. 

Fatta questa presentazione storica entriamo nel merito della ricorrenza del 4 novembre svoltasi a Milano in mattinata dove prima c’era stata la deposizione delle corone presso il Tempio della Vittoria e Sacrario dei Caduti, dopo a mezzogiorno in piazza Duomo è seguita la cerimonia dell’Alzabandiera. 

A tale cerimonia erano presenti: il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia; il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’Assessore regionale alla sicurezza Romano La Russa; l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli; l’onorevole Laura Ravetto, l’onorevole Grazia Di Maggio e altri rappresentanti militari, istituzionali e politici con lo schieramento in sfilata delle diverse Forze militari e dell’Arma dei Carabinieri e il passaggio dei gonfaloni della Regione Lombardia, della Città Metropolitana e del Comune di Milano, seguito dopo dalla bandiera militare.  Durante la cerimonia è stato letto il messaggio inviato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per tale occasione. 

Per noi pisticcesi è stato un piacere e onore vedere che in tale circostanza era partecipe tra le  diverse autorità la nostra compaesana onorevole Grazia Di Maggio eletta a Milano nelle elezioni politiche 2022.

L’onorevole Grazia Di Maggio alla domanda di cosa rappresenta per lei tale giornata ha detto: “Oggi, 4 novembre, nella Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ricordiamo il sacrificio di chi, a costo della vita, ha difeso la patria e onoriamo tutti coloro che, quotidianamente, servono la Nazione con dedizione e fedeltà a quel tricolore che per tutti noi è simbolo di un’Italia libera e indivisibile, Milano ringrazia”.  Riferendo inoltre di portare il suo saluto a tutta la comunità pisticcese.

L’onorevole Grazia Di Maggio è stata proclamata eletta al Parlamento italiano nella Circoscrizione Lombardia 1 nel Collegio plurinominale 2 di Milano nella lista di  FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI il 10 ottobre 2022 è Componente degli organi parlamentari della: VII Commissione  (Cultura, Scienza, Istruzione); XIV Commissione (Politiche dell’Unione Europea e Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza).

Alla parlamentare pisticcese va l’augurio di proseguire il suo percorso politico per il bene comune dell’Italia dicendole ad maiora semper. 

Milano, 5 novembre 2024                                                         Antonio Barbalinardo

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